Ribellione delle montagne Escambray: differenze tra le versioni

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==Ribellione==
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la [[CIA]] provvedette a fornire qualche aiuto ai rivoltosi, ma sospese ogni aiuto in seguito al fallito [[sbarco nella baia dei Porci]] del [[1961]], assicurandosi la sua ultima sconfitta. Alcuni dei fallimenti erano da imputare alla cattura di molti agenti della [[CIA]] a [[Cuba]] da parte di [[Fidel Castro]]. Inseguito al fallimento della baia dei porci, [[Osvaldo Ramirez]] ritorno sulle Escambray e declino l'offerta di resa da parte dell'emissario di Castro [[Faure Chomón]]. In base alle affermazioni del DR. [[Miguel A. Faria Jr.]], Chomón era stato il comandante di Ramirez nel [[Directorio Revolucionario Estudiantil]] sulle Escambray durante la guerriglia contro Batista.
la [[CIA]] provvedette a fornire qualche aiuto ai rivoltosi, ma sospese ogni aiuto in seguito al fallito [[sbarco nella baia dei Porci]] del [[1961]], assicurandosi la sua ultima sconfitta. Alcuni dei fallimenti erano da imputare alla cattura di molti agenti della [[CIA]] a [[Cuba]] da parte di [[Fidel Castro]]. In seguito al fallimento della baia dei porci, [[Osvaldo Ramirez]] ritorno sulle Escambray e declino l'offerta di resa da parte dell'emissario di Castro [[Faure Chomón]]. In base alle affermazioni del DR. [[Miguel A. Faria Jr.]], Chomón era stato il comandante di Ramirez nel [[Directorio Revolucionario Estudiantil]] sulle Escambray durante la guerriglia contro Batista.


le tattiche del Governo cubano furono quelle di impegnare migliaia di truppe contro piccoli gruppi di ribelli, formando progressivamente diversi accerchiamenti. I leader comunisti che Castro invio per ripulire le Escambray ebbero l'ordine di sterminare tutti i ribelli. erano li per "pettinare il pennello", "gomito a gomito" finche non avessero completamente ripulito le escambray dai ribelli anticomunisti. I leader della forza contro-insurrezionale Lucha contro Banditos (LCB) erano i comandanti [[Raul Menendez Tomassevich]], uno dei fondatori del [[Partito Comunista di Cuba]] e [[Lizardo Proenza]].
le tattiche del Governo cubano furono quelle di impegnare migliaia di truppe contro piccoli gruppi di ribelli, formando progressivamente diversi accerchiamenti. I leader comunisti che Castro invio per ripulire le Escambray ebbero l'ordine di sterminare tutti i ribelli. erano li per "pettinare il pennello", "gomito a gomito" finche non avessero completamente ripulito le escambray dai ribelli anticomunisti. I leader della forza contro-insurrezionale Lucha contro Banditos (LCB) erano i comandanti [[Raul Menendez Tomassevich]], uno dei fondatori del [[Partito Comunista di Cuba]] e [[Lizardo Proenza]].

Versione delle 11:38, 16 mar 2020

Ribellione delle montagne Escambray
parte della guerra fredda
Data1959-1965
LuogoMonti Escambray, Cuba
EsitoSconfitta dei ribelli
Schieramenti
Governo cubano Ribelli:
  • Ex membri del Directorio Revolucionario Estudiantil
  • Contadini anticomunisti
  • Lealisti batistiani

    Con il supporto di:
    Stati Uniti (fino al 1961)
  • Comandanti
    Effettivi
    250.000 miliziani e soldati3995 ribelli
    "fonti nel corpo del testo"
    Voci di guerre presenti su Wikipedia

    La ribellione dei monti Escambray fu una rivolta durata sei anni (1959-1965) guidata da un gruppo di rivoltosi che si opponevano al governo cubano guidato da Fidel Castro.

    il gruppo di rivoltosi era un gruppo eterogeneo composto da ex soldati batistiani, contadini locali ed ex guerriglieri che avevano combattuto al fianco di Fidel Castro contro Fulgencio Batista durante la rivoluzione cubana. Il risultato finale della ribellione fu l'eliminazione di tutti i rivoltosi da parte delle forze governative cubane nel 1965. l'attuale Governo cubano definisce la rivolta come "guerra contro i banditi" (spagnolo: lucha contro banditos).

    Inizio

    La ribellione cominciò quasi immediatamente dopo il successo della rivoluzione cubana nel 1959. Era guidata ex rivoluzionari anti-batistiani che erano rimasti delusi dall'allineamento filo-sovietico di Fidel Castro e da contadini locali che erano rimasti delusi dall'espropriazione delle loro terre da parte del governo castrista. I giajiro ribelli erano aiutati da qualche ex ufficiale batistiano, ma per la maggior parte erano guidati da ribelli del Directorio Revolucionario Estudiantil (Movimento del 13 marzo), quali ad esempio l'anticomunista Osvaldo Ramirez e il comandante rivoluzionario di origine statunitense William Alexander Morgan, entrambi avevano combattuto contro Batista nella stessa zona qualche anno prima (Morgan stesso fu giustiziato nel 1961 molto prima che la ribellione finisse).

    Ribellione

    la CIA provvedette a fornire qualche aiuto ai rivoltosi, ma sospese ogni aiuto in seguito al fallito sbarco nella baia dei Porci del 1961, assicurandosi la sua ultima sconfitta. Alcuni dei fallimenti erano da imputare alla cattura di molti agenti della CIA a Cuba da parte di Fidel Castro. In seguito al fallimento della baia dei porci, Osvaldo Ramirez ritorno sulle Escambray e declino l'offerta di resa da parte dell'emissario di Castro Faure Chomón. In base alle affermazioni del DR. Miguel A. Faria Jr., Chomón era stato il comandante di Ramirez nel Directorio Revolucionario Estudiantil sulle Escambray durante la guerriglia contro Batista.

    le tattiche del Governo cubano furono quelle di impegnare migliaia di truppe contro piccoli gruppi di ribelli, formando progressivamente diversi accerchiamenti. I leader comunisti che Castro invio per ripulire le Escambray ebbero l'ordine di sterminare tutti i ribelli. erano li per "pettinare il pennello", "gomito a gomito" finche non avessero completamente ripulito le escambray dai ribelli anticomunisti. I leader della forza contro-insurrezionale Lucha contro Banditos (LCB) erano i comandanti Raul Menendez Tomassevich, uno dei fondatori del Partito Comunista di Cuba e Lizardo Proenza.

    Sconfitta

    numeri superiori di nemici e il mancato supporto esterno, in particolare rifornimenti, contribuirono alla sconfitta dei ribelli. I sopraffatti guerriglieri anticomunisti in alcune occasioni combatterono fino alla morte. Le forze cubane spazzarono la zona con lunghe colonne della Milizia nazionale rivoluzionaria, che costarono elevate perdite al governo ma che portarono alla vittoria finale. Il consigliere ispano-sovietico Francisco Ciutat de Miguel, che erano stato presente alla baia dei porci, gioco un ruolo importante nelle operazioni di pacificazione. Castro impiego forze elevate, in alcune occasioni inviando anche 250.000 forze governative. La ribellione si concluse con la distruzione dei ribelli grazie all'uso di forze decisamente superiori da parte di Castro. Alcuni dei ribelli si arresero, ma furono quasi immediatamente freddati da plotoni d'esecuzione. Solo un pugno di ribelli riuscirono a fuggire.

    Eredità

    la guerra contro i banditi duro piuttosto molto e coinvolse più uomini rispetto alla precedente lotta contro le forze di batista. Il leader governativo cubano Victor Dreke diede una visione filo-castrista nel suo libro del 2002 "dalle Escambray al Congo". Questo libro era notevole per la condanna di ex compagni nella lotta contro Batista. Però, Dreke descrisse anche le tattiche e la mentalità delle forze governative cubane e il suo uso indiscriminato della forza e l'attitudine di non prendere prigionieri.

    Raúl Castro affermò in un discorso del 1970 che i ribelli avevano ucciso 500 uomini delle Forze Armate Rivoluzionarie cubane; il bilancio delle vittime dalla parte dei ribelli e altri coinvolti nella ribellione (ad esempio civili e miliziani pro-governativi) è sconosciuto. I morti furono stimati tra i 1000 e 7000.

    Bibliografia

    • De la Cova, Antonio Rafael. 2007. The Moncada Attack: Birth of the Cuban Revolution. University of South Carolina Press. ISBN 978-1-57003-672-9, p. 314 note 47.
    • Dreke, Victor (Edited by Mary-Alice Waters) 2002. From el Escambray to the Congo. Pathfinder Press, New York. ISBN 0-87348-947-0, ISBN 0-87348-948-9.
    • Encinosa, Enrique G. 1989. El Escopetero Chapter in Escambray: La Guerra Olvidada, Un Libro Historico de Los Combatientes Anticastristas en Cuba (1960–1966). Editorial SIBI, Miami.
    • Encinosa, Enrique G. 2004. Unvanquished – Cuba's Resistance to Fidel Castro, Pureplay Press, Los Angeles, pp. 73–86. ISBN 0-9714366-6-5.
    • Faria, Miguel A. Cuba in Revolution – Escape from a Lost Paradise. Hacienda Publishing, Macon, GA, pp. 88–93. ISBN 0-9641077-3-2.
    • Fermoselle, Rafael 1992. Cuban Leadership after Castro: Biographies of Cuba's Top Commanders, North-South Center, University of Miami, Research Institute for Cuban Studies; 2nd ed (paperback) ISBN 0-935501-35-5.
    • Franqui, Carlos 1984 (foreword by G. Cabrera Infante and translated by Alfred MacAdam from Spanish 1981 version). Family portrait with Fidel, Random House First Vintage Books, New York. ISBN 0-394-72620-0 .
    • Priestland, Jane (editor) 2003. British Archives on Cuba: Cuba under Castro 1959–1962. Archival Publications International Limited, 2003, London ISBN 1-903008-20-4.
    • Puebla, Teté (Brigadier General of the Cuban Armed Forces) 2003. Marianas in Combat: the Mariana Grajales Women's Platoon in Cuba's Revolutionary War 1956–58, New York Pathfinder (Paperback) ISBN 0-87348-957-8.
    • Ros, Enrique 2006. El Clandestinaje y la Lucha Armada Contra Castro (The clandestinity and the armed fight against Castro), Ediciones Universal, Miami ISBN 1-59388-079-0.
    • Volkman, Ernest 1995. "Our man in Havana. Cuban double agents 1961–1987" in Espionage: The Greatest Spy Operations of the Twentieth Century, Wiley, New York ISBN 0-471-16157-8.

    Collegamenti esterni