Somali National Television
Somali National Television | |
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Logo di SNTV | |
Stato | Somalia |
Lingua | somalo, inglese |
Tipo | generalista |
Target | tutti |
Versioni | Somali National Television 576i (SDTV) (data di lancio: 17 agosto 1983 4 aprile 2011 - rilancio) |
Editore | Governo federale della Somalia |
Direttore | Amina Hussein |
Sito | Sito ufficiale |
Diffusione | |
Terrestre | |
Somali National Television (Somalia) DVB-T - FTA SD |
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Satellite | |
Eutelsat Hotbird 13C 13° Est |
Somali National Television (DVB-S - FTV) 11295 H - 27500 - 5/6 SD |
StarSat SES 5 5.0° Est |
Somali National Television (DVB-S2 - Conax) 12418 H - 27500 - 3/4 SD |
Thaicom 6 78.5° Est |
Somali National Television (DVB-S - FTV) 4053 H - 21666 - 3/4 SD |
Eutelsat 10A 10.0° Est |
Somali National Television (DVB-S2 - FTV) 3650 R - 20150 - 5/6 SD |
Galaxy 19 97.0° Ovest |
Somali National Television (DVB-S - FTV) 11960 V - 23000 - 3/4 SD |
Streaming | |
Somali National Television Streaming dal sito | |
Somali National Television, conosciuta anche con l'acronimo SNTV (somalo: Telefishinka Qaranka Soomaaliyeed), è una rete televisiva nazionale pubblica della Somalia. Trasmette da Mogadiscio in somalo e in inglese. È il principale, ma non l'unico, servizio pubblico nel Paese.[1]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il primo servizio regolare di televisione in Somalia iniziò il 17 agosto 1983 grazie a finanziamenti ottenuti da Kuwait ed Emirati Arabi Uniti.[2] Il canale trasmetteva in somalo e in arabo, all'inizio per sole 2 ore al giorno, con l'eccezione del venerdì e dei giorni festivi, nei quali le ore erano 3; cessò le sue attività dopo lo scoppio della guerra civile[3] e la caduta del dittatore Mohammed Siad Barre nel 1991,[4] che portarono a una dispersione dei poteri tra i signori della guerra e le milizie islamiste a detrimento del Governo nazionale di transizione.
Il 18 marzo 2011 il Ministero dell'informazione del Governo federale di transizione dette il via alla ripresa delle trasmissioni del canale televisivo, anche se a titolo sperimentale. L'inaugurazione ufficiale fu tenuta qualche giorno dopo, il 4 aprile, in presenza del Presidente della Repubblica Sharif Sheikh Ahmed, che vide in questo evento «un giorno storico per il popolo somalo».[5]
La televisione somala trasmette 24 ore su 24, sia via terrestre in una piccola parte del Paese, che via satellite nelle numerose zone d'ombra e all'estero.[6] Ha sede a Mogadiscio e dipende dal Governo di transizione, sotto la tutela del Ministero dell'informazione, delle poste e delle telecomunicazioni. Il suo palinsesto è essenzialmente composto da telegiornali, magazine, dibattiti e programmi politici, che permettono al governo di contrastare la propaganda delle milizie di Al-Shabaab, che dispongono dei due canali televisivi GBC e Al-Kata'ib.[7] L'antenna offre anche musica e programmi religiosi (letture e commentari del Corano, e preghiere).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Mass Media in Sub-Saharan Africa
- ^ URTNA Review
- ^ World Broadcasting: A Comparative View
- ^ Somalia Journalist Killed in Landmine Blast, www.ifj.org
- ^ After 20 Years, Somali President Inaugurates National TV Station Archiviato il 28 luglio 2020 in Internet Archive., articolo di Allheadlinenews, 4 aprile 2011
- ^ Somalia Launches National TV
- ^ Somali National TV Starts Functions in Mogadisho, articolo di Mareeg online
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su sntv.net.