Società Benvenuto Tisi da Garofalo

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La Società Benvenuto Tisi da Garofalo con sede a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, fu fondata nel 1868 e cessata nel 1933. Per oltre mezzo secolo svolse un'importante attività artistica e culturale,[1] organizzando numerose mostre d'arte figurativa a carattere nazionale, suscitando una vasta eco di consensi.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel periodo in cui, a Ferrara, vennero date alla luce diverse istituzioni culturali volte alla formazione di uno stile e alla maturazione di competenze a livello locale. Il progetto, animato da Giuseppe Saroli (1779-1873),[3] prevedeva la formazione di un gruppo di persone, non necessariamente artisti, che fosse in grado di intervenire in città conservando e mantenendone il decoro. Iniziate le collettive sin dall'anno di fondazione, 1868,[4] soprattutto dal 1920[5] furono svariate le rassegne promosse dalla Tisi in ambito artistico, alle quali parteciparono molteplici artisti non solo di ambito ferrarese.

Negli anni ottanta, le attività della Tisi subirono una forte crisi: dopo le collettive del '90, '91 e '92, alcuni soci inviarono ai giornali una polemica lettera (Memoriale dei privati su Gazzetta ferrarese, 4-5 giugno 1892) in cui davano dimissioni di gruppo a causa dello scarso vantaggio morale e materiale offerto dalla Società e per i risentimenti suscitati nei firmatari a seguito dell'ultima esposizione. La lettera fu sottoscritta da Luigi Legnani, Ernesto Maldarelli, Ambrogio Zuffi, Mazzolani, Medini, i due fratelli Angelo e Giovan Battista Longanesi-Cattani.[6]

Artisti partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Tra le varie personalità che vi aderirono, vi furono pittori, architetti, scultori ed incisori.[7][8]

Pittori ed incisori[modifica | modifica wikitesto]

Scultori e architetti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ archivesportaleurope.net, Archivio di Stato di Ferrara > Societa' Benvenuto Tisi da Garofalo, su archivesportaleurope.net, Archivio di Stato di Ferrara. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  2. ^ dati.san.beniculturali.it, Società di belle arti Benvenuto Tisi da Garofalo, su dati.san.beniculturali.it. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  3. ^ Istituzioni culturali Archiviato il 5 novembre 2020 in Internet Archive., colui che scoprì gli affreschi quattrocenteschi a Palazzo Schifanoia, dandone notizia nel 1821.
  4. ^ Lucio Scardino (a cura di), Al Filò: l'arte a Ferrara dal 1945 al 1960, Ferrara, Liberty house, marzo 2015, p. 8.
  5. ^ a b Picello.
  6. ^ a b c Scardino.
  7. ^ ottocentoferrarese.
  8. ^ bbcc.ibc.
  9. ^ Antonello Nave, Un restauro ferrarese di Guglielmo Botti elogiato da Augusto Droghetti, in «Bollettino della Ferrariae Decus», 24, 31 dicembre 2007 [2008], pp. 96-101
  10. ^ Anna Maria Fioravanti Baraldi e Francesca Mellone (a cura di), 4ª Biennale Donna - 1990 - Presenze femminili nella vita artistica a Ferrara tra Ottocento e Novecento, Ferrara, Liberty house, 1990, p. 54.
  11. ^ https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-mazzolani_%28Dizionario-Biografico%29/.
  12. ^ Pier Augusto Tagliaferri, su italialiberty.it. URL consultato il 2 aprile 2021.
  13. ^ Alessandra Farinelli Toselli, Ciro Contini, in Marica Peron e Giacomo Savioli (a cura di), Ferrara Disegnata – Riflessioni per una mostra, Ferrara, Arstudio C., 1986, pp. 92-93.
  14. ^ Lucio Scardino e Antonio P. Torresi, Post Mortem - Disegni, decorazioni e sculture per la Certosa ottocentesca di Ferrara, Ferrara, Liberty house, 1998, p. 173.
  15. ^ Lucio Scardino e Antonio P. Torresi, Post Mortem - Disegni, decorazioni e sculture per la Certosa ottocentesca di Ferrara, Ferrara, Liberty house, 1998, p. 174.
  16. ^ Lucio Scardino e Antonio P. Torresi, Post Mortem - Disegni, decorazioni e sculture per la Certosa ottocentesca di Ferrara, Ferrara, Liberty house, 1998, p. 182.
  17. ^ Lucio Scardino e Antonio P. Torresi, Post Mortem - Disegni, decorazioni e sculture per la Certosa ottocentesca di Ferrara, Ferrara, Liberty house, 1998, p. 185.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Gardi, Lineamenti per una storia della Società Benvenuto Tisi da Garofalo (1868-1959). in Lucio Scardino e Antonio P. Torresi (a cura di), Neo-Estense. Pittura e restauro a Ferrara nel XIX secolo, Ferrara, Liberty House, 1995, pp. 291-319.
  • Redazione, Istituzioni culturali, su ottocentoferrarese.it. URL consultato il 25 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2020).
  • Lucio Scardino, Trine di marmo - Le sculture di Luigi Legnani (Ferrara 1851-1910), Ferrara, Liberty house, 2005, pp. 45 e 70-72.
  • Antonello Nave, La “Società figliale” della Benvenuto Tisi da Garofalo e l’Esposizione nazionale di belle arti del 1877 a Rovigo, in «Bollettino della Ferrariae Decus», 31 dicembre 2008 [2009], pp. 75-88
  • Raffella Picello, Mimì Quilici Buzzacchi a Ferrara tra arte e critica 1921-1942, su www1.unipa.it, unipa.it. URL consultato il 25 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2021).
  • bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it, David scocca la fionda, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  • Antonello Nave, Il centenario del Garofalo, la Triennale e la Permanente: cronache d’arte del 1872, in «Ferrariae Decus», n.s., 2014 (2015), pp. 84-101

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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