Società Bancaria Napoletana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Società Bancaria Napoletana
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà anonima
Fondazione6 maggio 1923 a San Giuseppe Vesuviano
Chiusura16 dicembre 1977 (assorbita dalla Banca di Calabria)
Sede principaleSan Giuseppe Vesuviano
SettoreBancario

La Società Bancaria Napoletana è stata una banca italiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Società Bancaria Napoletana fu costituita a San Giuseppe Vesuviano, il 6 maggio 1923 con un capitale sociale di 200.000 lire, suddiviso in duemila azioni da cento lire ciascuna. Primo presidente del Consiglio di amministrazione fu Antonio Carbone, proprietario di 910 azioni.

Dopo i primi anni di lenta ma costante crescita, nel 1929 l'istituto registro una forte diminuzione dei depositi, derivante dalla Crisi finanziaria del 1929.
Questa situazione di incertezza si protrasse fino alla fine degli anni '40, a causa delle sanzioni, del conflitto bellico e della congiuntura economica internazionale.
La banca venne assorbita il 16 dicembre 1977 dalla Banca di Calabria, insieme al Credito Sannite di Benevento e alla Banca di Credito e Sovvenzioni di Reggio Calabria.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Gabriella Rienzo, La Banca di Calabria: banca e congiuntura tra età liberale e fascismo. 1910-1935, Napoli, Arte Tipografica, 1996, SBN IT\ICCU\CFI\0423297.
  • Maria Gabriella Rienzo, Banchieri-Imprenditori nel Mezzogiorno. La Banca di Calabria (1910-1939), Roma, Donzelli, 2004, ISBN 88-7989-889-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]