Sistema di supporto alla condotta

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Transponder SSC applicato ad un segnale di partenza; Stazione di Carpanè-Valstagna

Il Sistema di supporto alla condotta (SSC) è un insieme di dispositivi utilizzati nella rete ferroviaria italiana (e in alcune reti regionali) per controllare la regolarità della condotta dei treni in relazione alle informazioni restrittive dei segnali, alla velocità e al grado di frenatura della linea e ad eventuali rallentamenti[1].

Caratteristiche

Il sistema era inizialmente di tipo discontinuo puntiforme, cioè trasmetteva le informazioni solo all'approssimarsi del treno al punto (segnale o altro ente) dotato di sistema di trasmissione (transponder).

Successivamente è stato modificato ottenendo nei fatti un sistema continuo puntiforme con una catena di appuntamenti simile a quella del Sistema di controllo della marcia del treno: ad ogni punto informativo vengono trasmesse informazioni anche sulla distanza del punto successivo; in questo modo, il sistema è in grado di accorgersi di eventuali anomalie che coinvolgano il sottosistema di terra.

Il sistema di bordo comunica con il segnale utilizzando tecnologia trasmissiva con transponder a microonde (la stessa modalità del Telepass).

Il SSC viene applicato alle linee a semplice o doppio binario che hanno come velocità massima 150 km/h e su linee banalizzate. La principale applicazione è riservata alle linee non elettrificate, percorse da rotabili a trazione diesel appositamente attrezzati[2].

L'installazione del Sistema Supporto Condotta è prevista in tutte le linee di RFI che non sono attrezzate con SCMT (circa 4954 km). Inizialmente in alcuni tratti di linea (442 km) era previsto il doppio attrezzaggio SCMT-SCC, poi abbandonato a favore del solo SCMT. Il doppio attrezzaggio delle linee è stata la conseguenza del fatto che inizialmente era previsto che i rotabili fossero attrezzati o con SSC o con SCMT (in modo esclusivo); ritenendo poi poco probabile che un materiale attrezzato con un sistema non potesse mai circolare su una linea attrezzata con l'altro, è stato deciso di invertire la strategia e di attrezzare i rotabili con entrambi i sistemi e le linee con uno solo di essi[3].

Componenti

Il Sistema Supporto Condotta, come il Sistema di Controllo Marcia Treno, è dotato di due sottosistemi:

  • Sottosistema di Terra: è composto da un transponder che può essere collegato ad un encoder: i transponder non provvisti di encoder vengono posizionati circa 100 metri dal segnale e forniscono al treno informazioni di diagnostica mentre quelli collegati all'encoder hanno il compito di trasferire a bordo informazioni riguardanti l'aspetto del segnale e quindi i provvedimenti da prendere in caso rallentamenti.
  • Sottosistema di Bordo: si tratta di un elaboratore posto in cabina di guida che analizza i dati provenienti dal transponder del Sotto Sistema di Terra e dai comandi impartiti al treno da parte del Personale di Macchina. Il Sotto Sistema di Bordo è molto semplice e viene installato sul treno in pochi giorni[4].

Funzionamento

Doppio tag di appuntamento con il segnale di avviso

Il controllo della condotta si basa, come detto, su una catena di appuntamenti costituita dai seguenti punti:

  • appuntamento con il segnale di avviso (tag): stabilisce l'inizio della catena ed è costituito da un trasmettitore (tag) posizionato a 100 metri dal segnale di avviso (a cui si riferisce l'appuntamento);
  • primo punto informativo: è posizionato in corrispondenza del segnale di avviso, e comunica al sottosistema di bordo la distanza dal segnale successivo e la velocità che il treno deve mantenere approcciando il segnale;
  • secondo punto informativo: è posizionato in corrispondenza del segnale di prima categoria; trasmette al sottosistema di bordo l'aspetto del segnale relativo.

Il sistema di supporto alla condotta garantisce il rispetto dei segnali da parte del macchinista: il sottosistema di bordo riceve le informazioni sull'aspetto del segnale appena superato quest'ultimo. Se questo è di aspetto restrittivo e non ne segue un'azione coerente da parte del macchinista interviene la frenatura di emergenza[4].

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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