Sindrome di Cotard

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Sindrome di Cotard
Specialitàpsichiatria e psicologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM297.1
ICD-10F22
Eponimi
Jules Cotard

La sindrome di Cotard è una sindrome psichica caratterizzata dalla convinzione illusoria di essere morti, di avere perso tutti gli organi vitali e tutto il proprio sangue.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Jules Cotard (1840-1889), neurologo francese, fu il primo che la descrisse chiamandola "le délire de négation" (delirio di negazione) in una lezione a Parigi nel 1880. Nella sua lezione Cotard descrisse una paziente che negava l'esistenza dei propri organi e della necessità di nutrirsi. Successivamente sviluppò la convinzione di essere dannata per l'eternità e che non poteva più morire di una morte naturale.[2][3]

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

Si suppone che derivi da una interruzione patologica delle fibre nervose che connettono il centro delle emozioni alle aree sensoriali. In tal modo, nulla riesce più ad avere una qualche rilevanza emotiva per il paziente, al punto che l'unico modo per spiegare razionalmente questa totale assenza di emozioni rimane quello di credere di essere morto.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nella sindrome di Cotard vi è un delirio di negazione cronico. La persona crede di non avere organi o sangue, oppure nega di avere parti del corpo (come il fegato, il cuore, etc.), oppure ancora che il proprio corpo si sia trasformato, putrefatto. Gli individui che ne sono affetti possono anche credere che persone care siano morte (per esempio una madre che si dispera della morte del figlio, nonostante la presenza di questi nella stanza del colloquio).[3] La sindrome di Cotard è una delle malattie più rare oggi conosciute ed è detta anche "Sindrome dell'uomo morto", oppure nel mondo anglosassone "Sindrome del cadavere che cammina".[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) J. Pearn, Jules Cotard (1840-1889): his life and the unique syndrome which bears his name, su ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 28 gennaio 2017.
  2. ^ (EN) Leonardo Machado, When the Patient Believes That the Organs Are Destroyed: Manifestation of Cotard's Syndrome, su ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  3. ^ a b c (EN) Hans Debruyne, Cotard’s Syndrome (PDF), su researchgate.net. URL consultato il 5 febbraio 2017.
  4. ^ (EN) Arepalli Susmitha, Walking corpse syndrome (PDF), su ijamscr.com. URL consultato il 5 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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