Sigismondo Montani

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Sigismondo Montani

Podestà di Teramo
Durata mandato1938 –
1939
PredecessoreGiovanni Lucangeli
SuccessoreUmberto Adamoli

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
ProfessioneIngegnere

Sigismondo Montani (Teramo, 1903Teramo, 1972) è stato un ingegnere e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Teramo nel 1903 da Bartolomeo Montani, esponente della borghesia cittadina, avvocato e politico eletto più volte consigliere nell'amministrazione comunale teramana, svolse la professione di ingegnere.[1] Gli si devono molti interventi edilizi e urbanistici a Teramo negli anni trenta, come per esempio i lavori di recupero dell'area del teatro romano,[2][3] il progetto del palazzo del Consiglio provinciale dell'economia corporativa, insieme a Vincenzo Pilotti,[4][5] l'edificazione dell'Istituto magistrale "Giannina Milli" (1934-1938),[6][7] e la stesura del piano regolatore generale della città del 1935, insieme all'architetto Alfredo Scalpelli; fu anche membro della Commissione comunale per il pubblico ornato e per l'edilizia.[1]

Nel 1938 venne nominato commissario prefettizio del comune di Teramo in sostituzione del podestà Giovanni Lucangeli e poco dopo ricevette lui stesso la nomina di podestà di Teramo.[8][9]

Nel secondo dopoguerra continuò la sua attività di ingegnere nell'ambito dell'edilizia civile, spesso in collaborazione con Alfredo Scalpelli, co-titolare dello studio professionale,[10] progettando case popolari, un nuovo piano regolatore generale di Teramo nel 1958[11] ed edifici religiosi, come la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo a Giulianova (1958, realizzata nel 1969-1974).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ottavio Di Stanislao, Lo studio per il progetto della nuova chiesa parrocchiale della Marina di Giulianova di Alfredo Scalpelli e Sigismondo Montani (1958), in La Madonna dello Splendore, n. 38, 22 aprile 2019.
  2. ^ Andrea Cardellini e Sigismondo Montani, Alcune considerazioni sul Teatro romano di Teramo, in Teramo. Bollettino mensile del comune di Teramo, n. 1-2, gennaio-febbraio 1934.
  3. ^ Gilda Bacchetta e Caterina Di Paolo, Il teatro romano e il diradamento (1938) del centro di Teramo: riflessioni e progetti, in Claudio Varagnoli (a cura di), Terre murate. Ricerche sul patrimonio architettonico in Abruzzo e in Molise, Roma, Gangemi Editore, 2008, p. 115.
  4. ^ Vincenzo Pilotti, su architetti.san.beniculturali.it. URL consultato il 15 giugno 2020.
  5. ^ Concorso per la nuova sede del Consiglio provinciale dell'economia corportativa di Teramo (PDF), su casadellarchitettura.eu, p. 16. URL consultato il 15 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2020).
  6. ^ Stefano Brusaporci, Architetture per il sociale negli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Esperienze in Abruzzo, Roma, Gangemi Editore, 2012, pp. 68-69, 110.
  7. ^ Vittorio Lucchese, Modelli per lo studio e la documentazione dell'architettura moderna, in Stefano Brusaporci (a cura di), Modelli complessi per il patrimonio architettonico-urbano, Roma, Gangemi Editore, 2008.
  8. ^ Inventario Comune di Teramo (PDF), su archiviodistatoteramo.beniculturali.it, 28-29.
  9. ^ Paola Di Felice e Igino Addari, La "Sala Grande" della città di Teramo, Teramo, 2011, p. 32.
  10. ^ Mauro Bernoni, Alfredo Scalpelli. Architetto e urbanista (1898-1966), Roma, Studio Tre B, 1998.
  11. ^ Piano regolatore generale di Teramo, su Rete Archivi Piani urbanistici. URL consultato il 15 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Podestà di Teramo Successore
Giovanni Lucangeli 19381939 Umberto Adamoli