Shopify

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Shopify Inc.
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StatoCanada Canada
Forma societariaPublic company
Borse valoriBorsa di Toronto (SHOP), Borsa di New York (SHOP)
ISINCA82509L1076 e US82509L1070
Fondazione2006
Fondata daTobias Lütke, Daniel Weinand, Scott Lake
Sede principaleOttawa
SettoreInternet
Fatturato4,61 miliardi di USD (2021)
Utile netto2,91 miliardi di USD (2021)
Dipendenti10.000+
Sito webhttp://www.shopify.com, http://it.shopify.com

Shopify Inc. è una società canadese con sede a Ottawa, Ontario che sviluppa e commercializza l’omonima piattaforma di e-commerce, il sistema di punto vendita Shopify POS e strumenti di marketing dedicati alle imprese.[1][2]

La piattaforma di ecommerce, basata sul modello SaaS, è disponibile anche in italiano e conta più di 1.7 milioni di negozi in 175 paesi che hanno generato vendite per oltre 277 miliardi di dollari.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Shopify è stata fondata nel 2006 da Tobias Lütke, Daniel Weinand e Scott Lake nel tentativo di lanciare “Snowdevil”, un negozio online di attrezzature da snowboard. Lütke, programmatore informatico, si rese conto che le soluzioni di ecommerce disponibili allora non erano soddisfacenti e decise di costruire il suo negozio in autonomia,[4][5][6] utilizzando il framework di programmazione open-source Ruby on Rails. Dopo due mesi di lavoro, Lütke lanciò Snowdevil.[7][8]

Nel 2006 i tre lanciano la piattaforma Shopify per permettere ad altri imprenditori di vendere online senza necessità di programmazione.[7] Lütke pubblicizzò il suo prodotto come “uno strumento per fare in 20 minuti quello che nel 2004 richiedeva due mesi.”

Nel giugno 2009 rilascia la piattaforma API (Application Programming Interface) al pubblico e annuncia la creazione dell’App Store per permettere agli sviluppatori indipendenti di creare applicazioni e temi per i negozi online Shopify.

Nell'aprile 2010 pubblica la sua app mobile gratuita sull'App Store di Apple[9] e annuncia il primo round di finanziamenti di 7 milioni di dollari,[10][11] a cui seguirono 15 milioni di dollari nell’ottobre 2011.[12]

Nel 2013 lancia Shopify Payments, uno strumento che permette ai venditori di accettare pagamenti online con carte di credito senza gateway di elaborazione terzi.[13] A dicembre, l’azienda annuncia un terzo round di finanziamenti di 100 milioni di dollari.[14]

Nel 2014 l’azienda conta oltre 120.000 clienti in tutto il mondo.[8][9][15]

Nel 2015 lancia un'offerta pubblica iniziale (IPO) alla Borsa di New York e alla Borsa di Toronto, rispettivamente con i simboli "SHOP" e "SH"[16][17] e raccoglie oltre 131 milioni di dollari.[18][19][20]

Nel 2017 presenta Shopify POS, un sistema di punto vendita che consente ai venditori di accettare pagamenti in negozio e sincronizzare le informazioni in tempo reale con la dashboard di Shopify.[21]

Nello stesso anno acquista per 15 milioni di dollari Oberlo, società che sviluppa una delle app più popolari del suo store, per ampliare le funzionalità di dropshipping.[22]

Dal 2018 è disponibile in lingua italiana.

Da luglio 2022, in seguito al licenziamento di 1000 dipendenti circa (pari al 10% del totale) l'azienda ha subito una perdita di 1,2 miliardi di dollari.[23] Secondo le recenti statistiche di quote di mercato (estate 2022), il CMS WordPress ha una quota pari al 64,3% del totale, Shopify segue con (solo) il 6,2%.[24] In ambito e-commerce, WooCommerce (plugin di WordPress) guida con il 29% del totale, a seguire Shopify con il 19%.[25]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Shopify consente la creazione di negozi e-commerce senza necessità di saper programmare. La piattaforma offre diversi piani in abbonamento a seconda delle varie esigenze.

Oltre alle caratteristiche di base, tra cui il caricamento semplificato di schede prodotto e la possibilità di accettare pagamenti online con carte, le funzionalità possono essere ampliate con le app disponibili sull’App Store.

Il design del negozio è personalizzabile scaricando temi gratuiti o a pagamento.

Shopify offre inoltre strumenti e iniziative gratuiti e dedicati agli imprenditori come webinar, corsi di formazione ed eventi di networking nelle principali città del mondo, gli Shopify Meetup.

Shopify vanta un vasto ecosistema di App (plug-ins disponibili nello Shopify App Store) che permettono ai gestori dei siti e-commerce di modificare, integrare e personalizzare i propri siti.

Da fine dicembre 2019 Shopify permette anche la creazione di siti web in multi-lingua attraverso una soluzione nativa. La soluzione è accessibile attraverso l'utilizzo di alcune app approvate, e prevede che le lingue aggiuntive siano mantenute all'interno dello URL primario, senza quindi la necessità di creare domini secondari.

Clienti[modifica | modifica wikitesto]

Tra i maggiori clienti di Shopify a livello mondiale, si possono ricordare Tesla Motors, Budweiser, The New York Times, Kylie Cosmetics e The Economist.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bradbury, Danny. Hands-off business a reality Archiviato il 6 luglio 2020 in Internet Archive. The Financial Post. April 21, 2008.
  2. ^ McLeod, James. "Shopify holds a healthy chunk of pot sales' upside, says COO." The Financial Post. October 30, 2018, p. 2.
  3. ^ Shopify Announces Fourth-Quarter and Full-Year 2020 Financial Results, su news.shopify.com, Shopify Inc., 17 febbraio 2021. URL consultato il 19 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2021).
  4. ^ Cole, Trevor, Our Canadian CEO of the year you've probably never heard of, su theglobeandmail.com, Globe & Mail, 27 novembre 2014. URL consultato il 4 marzo 2015.
  5. ^ Whittaker, Stephanie. The Web as a safety net The Montreal Gazette. May 4, 2009.
  6. ^ Donnelly, Jim. Shopify picks up $7M in venture funding Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive. Ottawa Business Journal. December 13, 2010.
  7. ^ a b Donnelly, Jim. Fastest Growing Companies Archiviato il 7 novembre 2019 in Internet Archive. Ottawa Business Journal. May 3, 2010.
  8. ^ a b Duryee, Tricia. E-Commerce Assistant Shopify Raises $7 Million in First Round All Things Digital. December 13, 2010.
  9. ^ a b Rip Empson, After 7 Years & 50K Storefronts Created, Shopify Launches Major Redesign To Simplify Online Store-Building, su techcrunch.com, TechCrunch, 11 aprile 2013.
  10. ^ Lewis, Rob. Ottawa's Shopify raises $7 Million Series A Funding from Bessemer, FirstMark, and Felicis Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive. Techvibes. December 13, 2010.
  11. ^ McLeod, Mark. Shopify Gets Fundified! Archiviato il 13 dicembre 2020 in Internet Archive. StartupCFO. December 12, 2010.
  12. ^ Tricia Duryee, Shopify Picks Up $15 Million as It Faces New Competition From eBay, su All Things D. URL consultato il 18 ottobre 2011.
  13. ^ Shopify debuts fully integrated credit card payment processing TechCrunch, August 12, 2013,
  14. ^ Darrell Etherington, Shopify Raises $100M To Drop The ‘E’ And Become The Commerce Company That Spans On- And Offline, su techcrunch.com. URL consultato il 13 dicembre 2013.
  15. ^ Pileci, Vito. Shopify.com makes it easy for new online entrepreneurs Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive. The Montreal Gazette. September 20, 2010.
  16. ^ E-Commerce Software Maker Shopify Files for IPO, su recode.net, 14 aprile 2015. URL consultato il 14 aprile 2015.
  17. ^ Kia Kokalitcheva, E-commerce company Shopify files for initial public offering, su fortune.com, Fortune, 14 aprile 2015. URL consultato il 20 agosto 2015.
  18. ^ Maria Armental, Canadian Software Company Shopify Files for U.S.-Canada IPO, in Wall Street Journal, 14 aprile 2015. URL consultato il 20 agosto 2015.
  19. ^ Tech IPO Scorecard: Shopify Skyrockets 51%, While Baozun Rises A Slimmer 4.6%
  20. ^ Jeremy Abelson, IPO Scorecard: Shopify is another point against bubble proponents, su venturebeat.com, VentureBeat, 21 maggio 2015. URL consultato il 20 agosto 2015.
  21. ^ Leena Rao, Shopify Takes on Square With New Credit Card Reader, in Fortune, 20 aprile 2017. URL consultato il 4 giugno 2017.
  22. ^ Shopify Acquires Oberlo, su Crunchbase. URL consultato l'11 febbraio 2020.
  23. ^ "Shopify perde 1,2 miliardi di dollari", su searchenginejournal.com.
  24. ^ "Market Share CMS 2022", su ethicalhacking.freeflarum.com.
  25. ^ "Maker Share CMS e-commerce 2022", su tooltester.com.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]