Sergente Stubby

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Stubby
Stubby in qualità di sergente tra il 1918 e il 1921, mentre indossa l'uniforme con tutte le sue decorazioni.
Nascita1916/1917
Morte16 marzo 1926
Dati militari
Paese servitoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forza armataUnited States Army
ArmaFanteria
Unità26th (Yankee) Division
Anni di servizio1917-1918
GradoSergente
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte occidentale
RazzaMeticcio
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Sergente Stubby (1916 - 16 marzo 1926) è stato un cane che ha prestato servizio nell'esercito statunitense durante la prima guerra mondiale.

Fu il cane da guerra più decorato e l'unico a essere stato promosso al rango di sergente dell'esercito statunitense per meriti in combattimento,[1] come riportato anche dalla Smithsonian Institution.[1][2][3] Fu la mascotte ufficiale del 102nd Infantry Regiment, assegnato alla 26th (Yankee) Division. Stubby prestò servizio per 18 mesi e prese parte a diciassette battaglie sul Fronte occidentale. Ebbe il merito di salvare il suo reggimento da una serie di attacchi a sorpresa con gas asfissiante, venendo ferito diverse volte e catturando persino un prigioniero tedesco sino all'arrivo di un soldato americano. Al suo ritorno in patria divenne una celebrità anche per la pubblicità mediatica che gli venne fatta.[2][3][4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Stubby venne descritto dai contemporanei come un bull terrier o un Boston bull terrier.[4][5] Secondo la studiosa Ann Bausum, era di pedigree incerto ma con tutta probabilità le macchie del suo pelo indicavano la presenza di un Boston terrier nella sua famiglia.[6] Stubby venne trovato presso il campus dell'Università di Yale a New Haven, nel Connecticut nel luglio del 1917 da alcuni membri del 102º fanteria mentre erano in allenamento. Il cane si affezionò a quello che poi divenne il suo padrone, il caporale Robert Conroy.[3] Quando Conroy venne chiamato alle armi pensò di portare con sé il suo cane che venne accettato dall'ufficiale di comando quando, alla parata ufficiale, anche il cane salutò il comandante come aveva appreso fare col suo padrone.[1]

Servizio militare[modifica | modifica wikitesto]

Il Sergente Stubby con la sua giacca e le sue decorazioni di servizio

Stubby prestò servizio col 102nd Infantry Regiment nelle trincee della Francia per 18 mesi e prese parte a 4 offensive e 17 battaglie. Il suo battesimo del fuoco lo ebbe il 5 febbraio 1918 a Chemin des Dames, a nord di Soissons, e rimase sotto costante fuoco nemico per un mese intero, giorno e notte. Nell'aprile del 1918, durante un raid per prendere Schieprey, Stubby venne ferito alle zampe posteriori da una granata a mano lanciata dai tedeschi in ritirata. Messo in convalescenza e rimessosi dopo poco, Stubby tornò fra le trincee dopo essersi guadagnato due distintivi da ferito di guerra.[3][7]

Dopo aver subito una breve e non grave intossicazione da gas, Stubby imparò come avvisare i suoi commilitoni degli attacchi con gas asfissiante grazie al suo olfatto.[8] Quando si trovava nell'Argonne avvertì la presenza di una spia tedesca che si era infiltrata nel suo campo e le morse la gamba permettendone la cattura. Questo gesto gli consentì di ottenere dal comandante del 102° il rango di sergente.[1][9] La promozione di Stubby o addirittura la sua reale appartenenza all'esercito come membro ufficiale sono materia di disputa.[10] Durante la presa di Château-Thierry da parte degli statunitensi, le donne della città realizzarono per Stubby un giubbottino dove poter appendere le sue numerose decorazioni conseguite. Venne nuovamente ferito al petto e a una zampa da una granata. Alla fine della guerra, Robert Conroy lo pose a riposo.[1]

Dopo la guerra[modifica | modifica wikitesto]

Il generale John Pershing premia il sergente Stubby

Tornato a casa, Stubby divenne una celebrità e presenziò a tutte le parate del suo reggimento. Incontrò i presidenti Thomas Woodrow Wilson, Calvin Coolidge e Warren Gamaliel Harding.[1] Nel 1921 il generale John Pershing lo decorò della medaglia d'oro della Humane Education Society, la cui consegna fu oggetto di una nota fotografia.[3][4][7][11] A partire dal 1921, frequentò il Georgetown University Law Center con Conroy, incontrando così anche la mascotte dei Georgetown Hoyas, Jack the Bulldog.[11]

Stubby morì di morte naturale nel sonno il 16 marzo 1926.[3] Dopo la sua morte, il suo corpo venne imbalsamato.

Nel 2018 è uscito il film d'animazione Sgt. Stubby: An American Hero che si ispira alla vita del celebre animale.[12]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze statunitensi[modifica | modifica wikitesto]

Purple Heart - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata statunitense della vittoria (5 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
immagine del nastrino non ancora presente

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Médaille commémorative de la guerre 1914-1918 (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille commémorative de la bataille de Verdun (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f "The Price of Freedom" exhibition, su amhistory.si.edu, Smithsonian Institution. URL consultato il 14 luglio 2014.
  2. ^ a b Stubby, World War I Canine Hero 1921, in History Wired, Smithsonian Institution. URL consultato il 15 luglio 2014.
  3. ^ a b c d e f Gillian Kane e Lisa, Illustrator Larson-Walker, Sergeant Stubby: America’s original dog of war fought bravely on the Western Front—then helped the nation forget the Great War’s terrible human toll, su slate.com, Slate.com, 7 maggio 2014. URL consultato il 13 luglio 2014. Reprinted in Gillian Kane, The story of Sergeant Stubby, WWI's most decorated dog, in Stars & Stripes, 24 maggio 2014. URL consultato il 17 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2014).
  4. ^ a b c Stubby's Obituary: Stubby of A.E.F. Enters Valhalla, in The New York Times, Connecticut Military History, 4 aprile 1926/July 16, 2003. URL consultato il 15 luglio 2014.
  5. ^ Evening Public Ledger. (Philadelphia [Pa.]) 1914-1942, July 09, 1921, NIGHT EXTRA, Image 18, in Evening Public Ledger, Philadelphia, Pennsylvania, Library of Congress, 9 luglio 1921. URL consultato il 6 dicembre 2013.
  6. ^ Ann Bausum e David E., Foreword Sharpe, Sergeant Stubby: How a Stray Dog and His Best Friend Helped Win World War I and Stole the Heart of a Nation (Print), Washington, D.C, National Geographic, 2014, p. 23, ISBN 978-1-4262-1310-6. URL consultato il 7 settembre 2014.
  7. ^ a b Dog Hero Again Honored, in Roundup Record-Tribune & Winnett Times, 28 ottobre 1921, p. 10.
  8. ^ (EN) Sergeant Stubby: The dog that fought to liberate France in WWI, su france24.com. URL consultato il 26 settembre 2018.
  9. ^ (EN) ALL-AMERICANINE WWI hero bull terrier Sgt Stubby who saluted soldiers, warned of attack and caught German spies set to be star of animated film, su thesun.co.uk. URL consultato il 26 settembre 2018.
  10. ^ Ann Bausum e David E., Foreword Sharpe, Sergeant Stubby: How a Stray Dog and His Best Friend Helped Win World War I and Stole the Heart of a Nation (Print), Washington, D.C, National Geographic, 2014, p. 112, ISBN 978-1-4262-1310-6. URL consultato l'11 luglio 2014.
  11. ^ a b Major General Thaddeus Martin, Stubby the Military Dog, su ct.gov, Connecticut Military department, 12 aprile 2011. URL consultato il 15 luglio 2014.
  12. ^ (EN) Sgt. Stubby: An American Hero, su filmtv.it. URL consultato il 26 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]