Selezione della città organizzatrice dei XXIV Giochi olimpici invernali

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La selezione della città organizzatrice dei XXIV Giochi olimpici invernali che si sono tenute nel 2022, è avvenuta il 31 luglio 2015 durante l'annuale assemblea del CIO a Kuala Lumpur. Il calendario della candidatura è stato annunciato dal CIO nel mese di ottobre 2012, con il termine di applicazione stabilito per il 14 novembre 2013. La città scelta è stata Pechino.

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 ottobre 2012 il CIO ha annunciato in una lettera al CON il calendario per la candidatura alle Olimpiadi del 2022:

  • 3 ottobre 2012 - Prima circolare d'informazione ai CNO
  • 6 giugno 2013 - Invito ufficiale del CIO alle città candidate dal CNO a pubblicare il questionario della città richiedente
  • 14 novembre 2013 - Scadenza per i CNO di sottoporre una città
  • 4-6 dicembre 2013 - Seminario delle città candidate presso la sede del CIO a Losanna, Svizzera
  • 7-23 febbraio 2014 - osservazione dei giochi olimpici invernali
  • 14 marzo 2014 - Presentazione del fasciolo di domanda
  • 7 luglio 2014 - Selezione delle città candidate da parte del comitato esecutivo del CIO
  • gennaio 2015 - Presentazione del fascicolo di candidatura e le garanzie
  • febbraio-marzo 2015 - Commissione di valutazione delle visite da parte del CIO
  • maggio-giugno 2015 - Relazione di valutazione della Commissione
  • maggio-giugno 2015 - Briefing delle città candidate ai membri del CIO
  • 31 luglio 2015 - Elezione della città che ospiterà i giochi in occasione della 127ª sessione del CIO Kuala Lumpur, Malesia

Candidature ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Kazakistan Almaty, Kazakistan[modifica | modifica wikitesto]

Il Kazakistan ha preso in considerazione un'offerta per i Giochi olimpici invernali del 2022 per la città di Almaty, che è l'ex capitale, l'agglomerato più grande e il centro finanziario del paese. Il Kazakistan ha ospitato i Giochi invernali asiatici nel 2011. Questo fatto che può essere visto come una preparazione per ospitare i Giochi olimpici invernali nel futuro.[1] I Giochi invernali asiatici erano divisi tra Astana e Almaty. Il 29 novembre 2011, Almaty è anche stata scelta per ospitare le Universiadi invernali del 2017. La città è stata la prima a candidarsi ufficialmente il 17 agosto 2013.

Bandiera della Cina Pechino/Zhangjiakou, Cina[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 novembre 2013 il Comitato Olimpico Cinese ha deciso di candidare la città di Pechino, organizzatrice dei Giochi della XXIX Olimpiade, insieme a Zhangjiakou, cittadina situata nel nord-ovest della provincia di Habei, ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2022.

Votazione[modifica | modifica wikitesto]

Pechino raggiunse la maggioranza assoluta dei voti alla prima votazione, venendo così scelta immediatamente.[2]

Città Paese Voti
Pechino Bandiera della Cina Cina 44
Almaty Bandiera del Kazakistan Kazakistan 40

Candidature ritirate[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Ucraina Leopoli, Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

La candidatura è stata ufficializzata dal Comitato Olimpico Ucraino il 5 novembre 2013. Il 27 maggio 2010 nel corso di una visita a Leopoli, il presidente Viktor Janukovyč ha dichiarato che l'Ucraina "inizierà a lavorare sulla nomina ufficiale del nostro paese come il titolare dei Giochi olimpici invernali di Carpazi".[3] L'unica esperienza precedente dell'Ucraina nell'ospitare eventi olimpici avvenne durante i Giochi olimpici estivi 1980 quando, facente parte dell'Unione Sovietica, fu la sede di alcuni incontri di calcio che si svolsero a Kiev.[3] Nel mese di aprile 2012 il "Comitato olimpico nazionale ucraino" ha informato Janukovyč sui preparativi per una potenziale candidatura.[4] Nel settembre del 2012, il Governo dell'Ucraina ha approvato il documento sulla fondatezza tecnico-economica del progetto nazionale "speranza olimpica - 2022". Lo ha annunciato Vladyslav Kaskiv, il capo del Deržinvestproekt dell'Ucraina (progetto di investimento di Stato).[5] Leopoli è stata una delle città ospitanti di UEFA Euro 2012. Gli organizzatori hanno annunciato sul loro sito web i piani per Leopoli come città ospitante per "gli eventi sul ghiaccio", Volovec (circa 185 km da Leopoli) come sede delle gare di sci alpino e Pylypec (circa 135 km da Leopoli) come luogo per tutti gli altri "eventi sulla neve".[6]. Il presidente del comitato olimpico ucraino, in accordo con quello del CIO, il 30 giugno 2014 ha annunciato[7] il ritiro di Leopoli a causa della critica condizione politica ed economica dell'Ucraina.

Bandiera della Svezia Stoccolma, Svezia[modifica | modifica wikitesto]

Il Comitato Olimpico Svedese ha ufficializzato la candidatura di Stoccolma il giorno 11 novembre 2013; secondo la candidatura, le gare sulla neve dovrebbero svolgersi a Åre, a circa 610 km dalla capitale svedese. Per Stoccolma è la prima candidatura per i Giochi olimpici invernali, ma la città ha ospitato quelli estivi nel 1912. Dopo l'interesse inizialmente prestato a organizzare i Giochi, il 17 gennaio 2014, per motivi di tipo economico, la città si è ritirata dalla corsa[7].

Bandiera della Polonia Cracovia, Polonia[modifica | modifica wikitesto]

La candidatura è stata ufficializzata dai Comitati Olimpici di Polonia e Slovacchia il 7 novembre 2013. Infatti, seguendo il profilo della candidatura, nonostante la maggior parte delle gare si vada a svolgere a Cracovia, per le gare sulla neve è stata scelta Jasná, in Slovacchia, poiché presenta pendii molto alti. Tuttavia, la candidatura di Cracovia è stata sottoposta a un referendum locale tenutosi il 25 maggio 2014, che ha dato un risultato negativo. Dopo di che Cracovia ha interrotto la candidatura il 26 maggio 2014[7].

Bandiera della Norvegia Oslo, Norvegia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'interesse mostrato dal governo norvegese e del primo ministro Solberg, in seguito a una votazione del parlamento che non ha concesso il sostegno finanziario, la candidatura della capitale norvegese, che era arrivata nella short list, è stata ritirata[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kazakhstan to bid for 2022 winter Olympic Games, su en.tengrinews.kz, 28 marzo 2011.
  2. ^ (EN) [1]
  3. ^ a b Yanukovych wants Ukraine to host 2022 Winter Games, Kyiv Post (27 May 2010)
  4. ^ Ukraine 2022 Talks; Istanbul 2020 Presentation; Jet Set Boss to NCAA, su aroundtherings.com. URL consultato il 9 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  5. ^ Боротися за українську олімпіаду зі столицею у Львові буде Колесніков Archiviato il 29 ottobre 2013 in Internet Archive., ZIK Retrieved 10 September 2012
  6. ^ Copia archiviata, su 2022.org.ua. URL consultato l'11 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2013).
  7. ^ a b c d Lorenzo Vendemiale, Olimpiadi invernali 2022, anche Oslo si ritira, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano, 15/10/2014. URL consultato il 10/11/2014.