Diocesi di Chimera

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Chimera
Sede vescovile titolare
Dioecesis Chimaerensis
Patriarcato di Costantinopoli
Vescovo titolareJosé de Jesús Quintero Díaz
Istituita1933
StatoAlbania
Diocesi soppressa di Chimera
Suffraganea diAcrida
ErettaX secolo ?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Chimera (in latino Dioecesis Chimaerensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Chimera, Chimarra o Cimarra, corrispondente all'odierna città e territorio albanese di Himara,[1] è un'antica sede vescovile della regione dell'Epiro, eretta probabilmente nel X secolo all'epoca del Primo impero bulgaro.

La diocesi appare per la prima volta nella decisione di Basilio II del marzo 1020, con la quale l'imperatore definiva ulteriormente l'estensione e la giurisdizione dell'arcidiocesi di Acrida, di cui Chimera diventava una delle suffraganee.[2] La provincia ecclesiastica di Acrida fu in questa occasione sottomessa al patriarcato di Costantinopoli e ne seguì la sorte con l'insorgere del cosiddetto scisma d'Oriente nel 1054. Nel secolo successivo, Chimera non appare più tra le suffraganee di Acrida, ma dell'arcidiocesi di Naupacto, a cui, forse, originariamente era appartenuta.[3] È noto un vescovo Leonzio grazie alla scoperta del suo sigillo vescovile datato all'XI secolo;[4] sono noti altri vescovi di questa diocesi dal XIV secolo.

La Santa Sede operò nella regione di Chimera nel XIV secolo, grazie all'intermediazione dei Veneziani. Dal XVI al XVIII secolo, per rispondere alla minaccia dei Turchi che islamizzavano l'Albania e gli albanesi, grazie all'opera di evangelizzazione dei monaci basiliani italo-albanesi della Calabria e soprattutto della Sicilia, ci fu un movimento di unione con la Chiesa cattolica da parte degli ortodossi e di mantenimento della fede e della cultura greco-cattolica per chi non volesse abbracciare l'islam[5].

Dal 1933 Chimera è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 23 ottobre 2000 il vescovo titolare è José de Jesús Quintero Díaz, vicario apostolico di Leticia.

Cronotassi dei vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

  • François Joseph Maurer, C.S.Sp. † (16 novembre 1970 - 5 aprile 2000 deceduto)
  • José de Jesús Quintero Díaz, dal 23 ottobre 2000

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Peter Soustal, Tabula Imperii Byzantini, band III, Nikopolis und Kephallenia, Wien, 1981, p. 136.
  2. ^ (FR) Siméon Vailhé, v. Achrida, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. I, Paris, 1909, col. 323.
  3. ^ Vailhè, op. cit., col. 328. Vedere anche la Notitia Episcopatuum nº 3 pubblicata da Gustav Parthey: Hieroclis Synecdemus et notitiae graecae episcopatuum, Berolini, 1866, p. 122, nº 532. Anche Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo II, Indice p. III.
  4. ^ (EN) Leontios bishop of Chimara, Online Catalogue of Byzantine Seals, Dumbarton Oaks Research Library and Collection.
  5. ^ Dal 1660 si recarono nel territorio e città di Chimarra (Albania) i primi monaci basiliani albanesi arbëreshê; nel contempo sacerdoti albanesi di Sicilia furono missionari in Albania (diocesi di Durazzo, comprendente la regione dell'Epiro-Ciamuria), con vescovi ordinanti della Chiesa greco-cattolica albanese dal 1660 al 1769.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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