Scontri di San Paolo

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Scontri di San Paolo
Data12 maggio-17 maggio 2006
LuogoSan Paolo, Brasile
CausaUccisione di 43 tra dipendenti statali e poliziotti da parte del Primeiro Comando da Capital
EsitoVittoria del Governo
Schieramenti
Comandanti
Cláudio LemboMarcos "Marcola" Willians Herbas Camacho
Perdite
In totale 141 morti[1][2]
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Gli scontri di San Paolo sono stati una serie continuata di disordini e attacchi violenti alle forze dell'ordine da parte di gruppi criminali organizzati avvenuti in Brasile a San Paolo tra il 12 e il 17 maggio 2006 che causarono 141 vittime.[3]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Gli scontri iniziarono dopo che il Primeiro Comando da Capital (PCC), organizzazione criminale brasiliana, ordinò 293 attacchi a stazioni di polizia ed edifici pubblici[4] durante i quali furono uccise 43 persone tra funzionari statali e poliziotti.[5] Gli attacchi furono coordinati da del terrorista cileno Mauricio Hernández Norambuena, detto "Comandante Ramiro" e Marcos Williams Herbas Camacho, soprannominato Marcola, uno dei leader della banda.

La polizia militare di San Paolo era l'obiettivo principale degli attacchi.[4] Durante le ricerche per arrestare i responsabili la polizia uccise decine di civili in un'ondata di attacchi di rappresaglia[5], scontri e violenze di strada causarono numerose vittime.[6]

L'ondata di violenza portò la città di San Paolo a un coprifuoco generale; un terzo dei pullman della città rimase in stallo nel timore di attacchi da parte dei narcos che avrebbero potuto incendiare i mezzi oppure utilizzarli come barricata artigianale contro i militari.[7] Alla fine degli scontri, il governatore dello stato, Cláudio Lembo, venne duramente criticato dalla stampa per la lenta risposta alle violenze, per l'assenza di comunicazione tra le forze di sicurezza, per la mancanza di informazioni, alla stampa e al pubblico in generale, e per la cattiva gestione della crisi.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Folha de S.Paulo, 25 maggio 2006. URL consultato il 29 settembre 2021.
  2. ^ (EN) Police revise Sao Paulo toll down, 24 maggio 2006. URL consultato il 29 settembre 2021.
  3. ^ (EN) Paulo Prada, 5 Days of Violence by Gangs in São Paulo Leaves 115 Dead Before Subsiding, in The New York Times, 17 maggio 2006. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  4. ^ a b L'evoluzione dell'organizzazione criminale più letale in Brasile: il PCC, su cco.ndu.edu.
  5. ^ a b (EN) Five Years After Deadly May 2006 São Paulo Attacks, Report Documents Role of State Violence and Corruption in Organized Crime, su Human Rights @ Harvard Law, 9 maggio 2011. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  6. ^ Violence in Brazil, in The Economist. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  7. ^ 2006 outbreak of violence in São Paulo, su wikivp.com. URL consultato il 5 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2021).
  8. ^ Criminalité violente et homicides à São Paulo, su journals.openedition.org. URL consultato il 5 agosto 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]