Schiscetta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Schiscetta in alluminio
Disegno tecnico allegato al brevetto del modello "La 2000"

La parola schiscetta è un termine dialettale riferito originariamente al contenitore per il trasporto e il consumo di vivande (gavetta o "marmitta" o "portavivande"[1]), usato tipicamente da operai e studenti. Il termine è tuttora utilizzato nel linguaggio comune in Lombardia e in Liguria, mentre al di fuori di queste regioni può avere altri nomi (per esempio in Piemonte il portavivande è invece conosciuto come barachin[2]). Per estensione, il termine indica cibo portato da casa per essere consumato nella pausa dal lavoro: "portare la schiscetta" può significare portare un frutto, un panino, uno yogurt, cibo da riscaldare, o simili.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Schiscetta deriva da schiscià ("schiacciare" in milanese)[3] perché il cibo veniva schiacciato nel contenitore.

La schiscetta è stata prodotta in moltissime versioni: la più nota e la prima ad essere studiata specificatamente per operai e studenti, caratterizzata dalla chiusura ermetica, è "la 2000"[4], progettata da Renato Caimi e prodotta industrialmente a partire dal 1952[5] in società con il fratello Mario dalla Pentolux di Nova Milanese ed in seguito dalla Caimi Brevetti.

A Milano e in Lombardia è considerata un'icona del boom economico[6] a tal punto che il modello "La 2000" è esposta permanentemente al museo del design della Triennale presso la Villa Reale di Monza, è stata celebrata da Assolombarda nel gennaio del 2018[7] e il brevetto originale è stato esposto a Roma presso l'Ara Pacis.[8]

Il 15 luglio 2021 la delegazione di Museimpresa in visita al Quirinale in occasione del ventennale dell'associazione ha donato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella una schiscetta originale del 1952 come "simbolo del lavoro, dell’impegno di uomini e di donne nella rinascita post bellica, oggetto della memoria che, scandendo un momento della giornata, quello dedicato al pasto in fabbrica, racconta quel fare impresa che fin da allora è innovazione, creatività e inclusione sociale".[9]

Ricette[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati scritti libri di ricette e molti chef si sono ispirati alla schiscetta per creare ricette concepite per resistere alcune ore in un contenitore, essere trasportate, eventualmente riscaldate e solitamente consumate nel contenitore stesso.[10][11][12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lettera 43, su lettera43.it.
  2. ^ Dal barachin al lunchbox, su unisg.it.
  3. ^ Milano, la prima schiscetta in mostra: ecco il modello del 1952, in la Repubblica, 11 gennaio 2018.
  4. ^ Design in cucina, Giunti.
  5. ^ Ecostampa - repubblica, su new.ecostampa.it.
  6. ^ Ecostampa - Il Giorno, su new.ecostampa.it.
  7. ^ Schiscetta in Assolombarda, su ilgiorno.it.
  8. ^ Brevetti e creatività Italiani, Fondazione Valore Italia.
  9. ^ Museimpresa, su museimpresa.com.
  10. ^ Dietetica e pure stellata La "schiscetta" ora è chic, su ilgiornale.it.
  11. ^ Schiscetta perfetta, De Agostini.
  12. ^ Le ricette per una schiscetta con i fiocchi, Rizzoli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Vannicelli, Schiscetta perfetta, De Agostini, 2014, ISBN 9788851118563.
  • Valentina Auricchio, Design in cucina, Oggetti, riti, luoghi, Giunti, 2012, ISBN 978-88-09-77758-3.
  • Fondazione Valore Italia, Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione per la lotta alla contraffazione - UBIM, Disegno e design, brevetti e creatività Italiani, Roma, Fondazione Valore Italia, 2009, p. 60-6398-101,122-123,162-16
  • Aldo Colonetti e Duccio Biasi, Caimi brevetti: L'innovazione senza fine, Editrice Compositori, 2007, ISBN 978-88-7794-542-6.
  • Antonella Clerici, Le ricette per una schiscetta con i fiocchi, Rizzoli ,ISBN E-book: 9788858676110

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh88003163 · J9U (ENHE987007541639405171 · NDL (ENJA01177338