Dasyurus albopunctatus

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Quoll della Nuova Guinea
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineDasyuromorphia
FamigliaDasyuridae
SottofamigliaDasyurinae
TribùDasyurini
GenereDasyurus
SpecieD. albopunctatus
Nomenclatura binomiale
Dasyurus albopunctatus
Schlegel, 1880
Sinonimi

Satanellus albopunctatus
(Schlegel, 1880)

Areale

Il quoll della Nuova Guinea (Dasyurus albopunctatus Schlegel, 1880), noto anche come gatto marsupiale della Nuova Guinea, è un mammifero marsupiale carnivoro originario della Nuova Guinea[2]. È la seconda specie di carnivoro marsupiale più grande dell'isola[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I maschi hanno una lunghezza testa-corpo di 12,3–31 cm, una coda di 21–29 cm e un peso di 0,6-0,7 kg, mentre le femmine hanno una lunghezza testa-corpo di 24-27,5 cm, una coda di 22–28 cm e un peso di 0,5 kg. Il mantello, di colore bruno-rossastro, è ricoperto sulla parte dorsale di macchie bianche; esse, però, non sono presenti sulla coda, ricoperta unicamente da una rada peluria. Nell'aspetto generale ricorda un opossum simile a un gatto; i quoll, infatti, sono chiamati anche «gatti indigeni» e talvolta «gatti marsupiali» o «gatti tigre». I cuscinetti plantari presentano delle scanalature trasversali, presumibilmente utili per fare meglio presa sugli alberi, dal momento che la specie ha abitudini prevalentemente arboricole.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È un buon arrampicatore, ma trascorre del tempo anche sul suolo della foresta. Sebbene abbia abitudini notturne, trascorre le ore del giorno crogiolandosi al sole.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il quoll della Nuova Guinea si nutre di una vasta gamma di prede, compresi uccelli, ratti e altri marsupiali, piccoli rettili e insetti. È stato riportato che talvolta catturi prede di dimensioni superiori alle proprie.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Edifica la tana su sponde rocciose, in tronchi cavi o in piccole cavità, e può riprodursi in ogni periodo dell'anno; ogni nidiata è composta generalmente da 4-6 piccoli. In cattività un esemplare ha raggiunto i 3 anni di età, ma in natura la speranza di vita è sconosciuta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Vive nelle foreste pluviali della Nuova Guinea, fino ai 3350 metri di altitudine, ma si incontra più facilmente intorno ai 900 metri di quota. È assente dalle regioni sud-occidentali dell'isola, ma è presente su Yapen[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il quoll della Nuova Guinea appartiene alla famiglia dei Dasiuridi, che comprende anche altre specie di quoll, il diavolo della Tasmania e molti carnivori più piccoli. È una delle sei specie esistenti del genere Dasyurus, quattro delle quali sono diffuse solamente in Australia, mentre le altre due (D. albopunctatus e D. spartacus) sono originarie della Nuova Guinea. Entrambe le specie della Nuova Guinea sembrano maggiormente imparentate con il quoll occidentale australiano.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

L'incremento demografico umano, la caccia con i cani, e l'avanzare dei terreni agricoli possono tutti avere un effetto su questa specie (soprattutto la distruzione delle foreste di pianura per fare spazio a piantagioni di palma da olio). È inoltre probabile che esista una certa competizione con i gatti, introdotti dall'uomo, ma non ne abbiamo ancora la certezza. Un'ulteriore minaccia è costituita anche dai rospi delle canne[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Dasyurus albopunctatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dasyurus albopunctatus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Solamente il quoll bronzeo (Dasyurus spartacus) lo supera in dimensioni.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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