Sardinius cordieri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Sardinius)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Sardinius
Fossile di Sardinius cordieri
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Aulopiformes
Famiglia Synodontidae
Genere Sardinius
Specie S. cordieri

Il sardinio (Sardinius cordieri) è un pesce osseo estinto, forse appartenente agli aulopiformi. Visse nel Cretaceo superiore (Campaniano, circa 75 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Germania.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce era di piccole dimensioni, e non superava i dieci centimetri di lunghezza. L'aspetto era relativamente comune, ed era abbastanza simile a quello di una sardina attuale (da qui il nome). Era presente una sola pinna dorsale piuttosto grande, mentre la pinna caudale era omocerca, come nella maggior parte dei pesci ossei. La pinna anale era particolarmente grande, mentre le pinne pelviche si trovavano in posizione piuttosto avanzata, anche se non così avanzata come in altri aulopiformi del Cretaceo (ad esempio Eurypholis e Phylactocephalus). La forma del cranio richiamava quella dei pesci lucertola (Synodontidae).

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale venne descritto per la prima volta nel 1840 da Louis Agassiz, che tuttavia ne attribuì i resti al genere attuale Osmerus. Solo nel 1858 i fossili, ritrovati nel giacimento di Sendenhorst in Germania, vennero attribuiti da Marck a un nuovo genere, Sardinius appunto. Sardinius cordieri è stato variamente attribuito ai mictofiiformi o agli aulopiformi. Secondo Goody (1969) Sardinius potrebbe essere un aulopiforme basale, mentre Rosen (1973) indicherebbe questo genere come il più basale nella famiglia Synodontidae, forse simile alla forma ancestrale a numerosi altri aulopiformi cretacei, come Enchodus, Dercetis e Ichthyotringa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Goody PC. 1969. The relationships of certain Upper Cretaceous teleosts with special reference to the myctophoids. Bull Brit Mus (Nat Hist) Geol Supp 7: 1–255.
  • Rosen DE. 1973. Interrelationships of higher euteleostean fishes. In: GREENWOOD PH, MILES RS AND PATTERSON C (Eds), Interrelationships of Fishes, Zoological Journal of the Linnean Society, Supplement 1, London, p. 397–513

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]