Santa Rita (Caltanissetta)

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Santa Rita
frazione
Santa Rita – Veduta
Santa Rita – Veduta
La chiesa di Santa Rita
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Caltanissetta
Comune Caltanissetta
Territorio
Coordinate37°23′31″N 14°00′38″E / 37.391944°N 14.010556°E37.391944; 14.010556 (Santa Rita)
Altitudine459 m s.l.m.
Abitanti10[1]
Altre informazioni
Cod. postale93100
Prefisso0934
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Santa Rita
Santa Rita

Santa Rita (in passato borgo Pisciacane[2]) è una frazione del comune di Caltanissetta. Nel borgo vivono pochi abitanti, dediti soprattutto ad attività agricole; a partire dagli anni dieci del Duemila si è sviluppato un modesto flusso turistico grazie ad attività legate allo slow tourism.[3]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo sorge su uno sperone roccioso alle pendici del monte Pisciacane, all'interno del comune di Caltanissetta, oltre 11 km a sud del capoluogo.[4] Tuttavia, a causa della presenza di un'unica via di accesso, che conduce sulla strada provinciale 2 tra Sommatino e Delia, gravita nell'orbita di questi due comuni.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antica veduta del borgo Santa Rita

La fondazione del borgo è datata 1895 ed è legata all'acquisto di circa 900 ettari di terreno fra i feudi Pisciacane e Draffù[3] da parte del barone Rosario La Lomia di Canicattì. Le prime case iniziarono a sorgere senza una precisa pianificazione, in funzione delle necessità dei primi abitanti, braccianti agricoli provenienti da San Cataldo, Delia e Sommatino.[6]

Nel 1930 il borgo, originariamente denominato Pisciacane[2] dal nome dell'antico feudo e dell'altura su cui sorge, fu dedicato a Santa Rita in onore della baronessa Rita Bordonaro La Lomia.[3] In quegli anni il borgo era abitato da circa cinquecento persone, e — in maniera analoga agli altri villaggi rurali durante il fascismo[2] — fu dotato di una chiesa, consacrata a Santa Rita, e di una scuola rurale, che rimase attiva fino agli anni settanta.[3]

A partire dalla seconda metà del Novecento il declino della popolazione fu inarrestabile: negli anni novanta gli abitanti si erano ridotti a un centinaio, perlopiù anziani,[6] mentre al 2018 è abitato da sole quattro famiglie di agricoltori, allevatori e pastori.[3]

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Palazzotto La Lomia
  • Chiesa di Santa Rita: fu costruita tra il 1938 e il 1942;[6] domina il borgo, sulla sommità di una scalinata, ed è caratterizzata dal prospetto rosa e un campanile aguzzo alto 25 m;[7]
  • Palazzotto La Lomia: è l'antico palazzetto baronale, risalente al XIX secolo; dal 2016, a seguito di un restauro conservativo, ospita il "Micromuseo immateriale del grano e del pane".[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sicilia Bella.
  2. ^ a b c Borghi Rurali fascisti in Sicilia/2, su cronarmerina.it, 11 aprile 2016. URL consultato l'11 novembre 2020.
  3. ^ a b c d e f Il borgo Santa Rita. Ricco patrimonio da preservare, su Sicilia Bella, 31 gennaio 2018. URL consultato il 10 novembre 2020.
  4. ^ La Frazione di Santa Rita, su italia.indettaglio.it. URL consultato l'11 novembre 2020.
  5. ^ Stefano Gallo, Santa Rita, borgo dimenticato a Caltanissetta, su Giornale di Sicilia, 17 ottobre 2015. URL consultato l'11 novembre 2020.
  6. ^ a b c PRG anni 1990.
  7. ^ La via dei borghi.30: La "fase parallela". Santa Rita, su Vox Humana, 22 dicembre 2013. URL consultato l'11 novembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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