Samuel Jessurun de Mesquita

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Samuel Jessurun de Mesquita

Samuel Jessurun de Mesquita (Amsterdam, 6 giugno 1868Auschwitz, 11 febbraio 1944) è stato un pittore e incisore olandese noto per le sue xilografie e litografie.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Samuel Jessurun de Mesquita nacque da una famiglia ebrea residente ad Amsterdam. Suo padre, un insegnante di ebraico e tedesco in una scuola secondaria, morì quando Samuel, aveva cinque anni. Nel 1889, ottenne il diploma di insegnante, che gli avrebbe poi consentito di mantenere la famiglia. Successivamente inizia a disegnare, litografie, xilografie, ex libris e batik.

Nel 1902 fu nominato insegnante alla Kunstnijverheidsschool di Haarlem ove rimase fino al 1926.

Ebbe fra i suoi allievi Maurits Cornelis Escher.[1] Nel 1933 accettò un incarico come docente presso l'Accademia di Belle Arti.[2]

autoritratto del 1935

Tra le opere più belle di de Mesquita ci sono i suoi ritratti, in particolare i suoi autoritratti.[3] Con l'invasione dei Paesi Bassi da parte della Germania nazista nel maggio 1940, de Mesquita, già in cattive condizioni di salute, fu costretto a condurre una vita appartata, limitando il suo lavoro in gran parte agli schizzi.

Nell'inverno del 1944, il 31 gennaio o il 1 febbraio, le forze di occupazione tedesche entrarono nella casa della famiglia de Mesquita a Watergraafsmeer, e arrestarono lui, sua moglie Elisabetta e il loro unico figlio Jaap. Trasportati nel campo di concentramento di Auschwitz, Samuel Jessurun ed Elisabetta furono condotti alle camere a gas pochi giorni dopo il loro arrivo l'11 febbraio.[4] Jaap morì nel campo di concentramento di Theresienstadt il 20 marzo. Escher e alcuni amici di Jaap riuscirono a salvare alcune delle opere che erano rimaste nella casa de Mesquita.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Locher, J. L. (1974). The World of M. C. Escher. Abrams. p. 5. ISBN 0-451-79961-5.
  2. ^ Joods Historisch Museum | Jessurun de Mesquita, Samuel, su web.archive.org, 11 ottobre 2006. URL consultato l'11 aprile 2023 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2006).
  3. ^ (EN) Samuel Jessurun de Mesquita, su Kunstmuseum Den Haag, 1º maggio 2014. URL consultato l'11 aprile 2023.
  4. ^ (NL) Samuel Jessurun de Mesquita, su Joods Monument. URL consultato l'11 aprile 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Thomas Hengstenberg (Hrsg.) Samuel Jessurun de Mesquita: Von der Linie zur Fläche, Bönen: Kettler, (2011) ISBN 9783862060863

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN52612380 · ISNI (EN0000 0000 6682 8995 · Europeana agent/base/163732 · ULAN (EN500022618 · LCCN (ENn79063459 · GND (DE124031072 · BNF (FRcb15526526n (data) · J9U (ENHE987007507799805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79063459