Salassi

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File:Gallia tribù png.PNG
Le popolazioni della Gallia Cisalpina prima dell' arrivo di Gaio Giulio Cesare.

I Salassi erano un'antica popolazione di origine gallo-celtica, discendente, con buona probabilità, dagli Allobrogi, che abitavano il Canavese e la valle della Dora Baltea.

Storia

La leggenda

Una leggenda, sostenuta nel Settecento dallo scrittore e uomo politico valdostano Jean-Baptiste De Tiller (1678-1744), afferma che i Salassi discenderebbero dal mitico Ercole, a cui seguì Cordelio figlio di Statulo, discendente della stirpe di Saturno. Questo si sarebbe messo a capo dei Salassi e si sarebbe stanziato nella Valle d'Aosta dove avrebbe fondato la città di Cordelia.

Origini

Il popolo dei Salassi potrebbe appartenere alla cultura di Hallstatt, una cultura celtica. Discendono dalla tribù degli Allobrogi; per un aumento intensivo della popolazione, in seguito, si spinsero verso il Mediterraneo, seguendo l'antica Via del sale ed arrivando in Valle d'Aosta, nella zona della Dora Baltea, e nel Canavese nel 1200 a.C.. In tal modo si sovrapposero ad altri gruppi etnici già presenti nella regione.

La Romanizzazione

Il primo scontro con i romani si tenne nel 143 a.C. sotto il Consolato di Appio Claudio ed in tale occasione i Romani subirono più di 5000 perdite. Subito dopo i Salassi si rifugiarono in Valle d'Aosta dove dominarono per oltre un secolo. Nel 100 a.C. il Senato Romano decise di fondare la città di Eporedia (attuale Ivrea) dove molti coloni romani si stanziarono con famiglia e schiavi ed ottenne così più ordine.

L'ultima battaglia si svolse dove ora sorge la città di Aosta (antica Augusta Praetoria); in occasione della decisiva vittoria romana venne innalzato l'Arco d'Augusto (tuttora visibile) nel 25 a.C..

Etimologia del nome

Il termine Salassi compare per la prima volta durante le incursioni romane.I Romani e i greci chiamavano questo popolo Salasses ma non è certa l'etimologia esatta del nome.

Lingua

Questo popolo parlava il Gallico come molte altre tribù stanziate nell'italia settentrionale e in altri paesi.Probabilmente parlavano un dialetto detto Lepontico quando non erano giunti fino nella Gallia Cisalpina poi sostituito tramite l'arrivo dei Romani con il latino volgare.

Religione

La religione dei Salassi era fondata sulla natura e sui suoi ritmi, era un popolo molto animista proprio perché conducevano una vita in armonia con l'elemento naturale. Avevano un pantheon molto articolato che potrebbe essere interpretato come appartenente a una religione politeista. Al contrario i Salassi avevano un concetto del divino basato su tutti gli eventi naturali e sovrannaturali (l'equivalente dei santi cattolici). In particolare sul Gran San Bernardo era venerato il dio Pen poi trasformato dai Romani in Giove Pennino.

Cultura

Vestiti

I Salassi indossavano, come i Celti, le bracce, pantaloni indossati anche dalle tribù dell'Europa Orientale. In genere erano fatti di lino, canapa o lana ed erano decorati con motivi a quadretti o a righe; erano inoltre colorati molto vivacemente.

Matrimonio

Il matrimonio dei Salassi non era religioso, ma sociale e quindi i coniugi potevano separarsi liberamente. A differenza del matrimonio romano, la moglie non entrava a far parte della famiglia del marito con i propri beni, ma ne rimaneva sempre la proprietaria. Nel matrimonio c'era un rapporto paritario nell'ambito sociale: i due coniugi, dopo essersi sposati, versavano la stessa somma di denaro in comune. Questo era gestito direttamente dai coniugi. Se uno dei due coniugi moriva, l'altro prelevava dal comune solo la somma di denaro che gli apparteneva e la distribuiva ai suoi familiari.

Bibliografia

  • Bocca Claudia, Centini Massimo, Sulle tracce dei Salassi. Origine, storia e genocidio di una cultura alpina, Priuli & Verlucca editore

Voci correlate

Collegamenti esterni