Sala (Cesenatico)

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Sala
frazione
Sala di Cesenatico
Sala – Veduta
Sala – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Forlì-Cesena
Comune Cesenatico
Territorio
Coordinate44°09′17″N 12°23′05″E / 44.154722°N 12.384722°E44.154722; 12.384722 (Sala)
Altitudine10 m s.l.m.
Abitanti3 482[1]
Sottodivisioni3
Altre informazioni
Cod. postale47042
Prefisso0547
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiSalesi[senza fonte]
PatronoSanta Maria del Rosario
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sala
Sala

Sala è una frazione del comune di Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

È situata in pianura, a 6 km a sud di Cesenatico. A nord dell'abitato scorre il torrente Pisciatello.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età romana[modifica | modifica wikitesto]

Nei secoli anteriori al Mille, la zona compresa fra Cervia Cesena e Rimini si presentava come un'area incolta caratterizzata da grandi boscaglie e paludi malsane. Lungo la via Popilia, che congiungeva Rimini e Ravenna, si trovava il centro romano di Ad Novas. L'origine del nome Sala ha due possibile ipotesi: la prima vede un territorio acquitrinoso con elementi salini, la seconda è legata al nome di un piccolo e morbido fusto palustre usato per fabbricare ceste e sgabelli.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

La prima notizia del toponimo risale al 1001 d.c quando l'imperatore Ottone III concesse al monastero di San Apollinare in Classe la villa e la corte di Sala. Nel 1181 vi fu una controversia importante tra Rimini e Cesena; i riminesi espugnarono il castello di Bulgaria, obbligando la guarnigione a retrocedere sul ponte del Pisciatello.

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Intorno alla fine del trecento iniziarono a farsi fitti i piccoli insediamenti nel cesenate, ma di Sala non vi era ancora alcuna traccia. Il 27 febbraio del 1584 il mons. vescovo Gualialdi firmò una bolla per l'erezione della parrocchia di Santa Maria del Rosario e così nacque Sala. La parrocchia comprendeva: Sala, Vetreta, Albarazzo, Pavirano, Bagnarola, Torre, Villalta e Capo D'argine. Il primo parroco di Sala fu don Maurizio Selvaggiani. Nel 1585 le famiglie erano 101 (690 persone).

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione di Sala alla fine dell'Ottocento era di 1208 abitanti (167 concentrati nel borgo). Fra il 1909 e il 1911 fu ricostruita la chiesa, che era diventata inagibile.

Nel 1903, 14 soci fondatori sottoscrissero l'atto costitutivo della cassa Rurale. Tra questi figurarono due sacerdoti: il parroco don Giuseppe Biondi ed il cappellano don Giuseppe Gasperini.

Il 1919 fu l'anno in cui il movimento cattolico italiano riuscì a darsi una organizzazione politica autonoma con la fondazione del partito Popolare Italiano ed a Sala il promotore fu don Amedeo. I socialisti avevano dato vita a una cooperativa di braccianti che nel periodo del raccolto raccoglievano parte del grano della zona. Si diffusero anche le azioni di squadrismo fascista, che colpirono anche don Biondi. Con l'inizio del regime fascista don Marchi (fondatore del gruppo del piccolo clero) vi si oppose pubblicamente, e successivamente fu processato dal tribunale di Forlì e minacciato di essere inviato al confino per propaganda.

Nel 1938 fu fondata l'associazione femminile cattolica condotta da Angelina Pirini, nata a Sala il 30 marzo 1922, figlia di Luigi e di Dina Savini, prima di quattro sorelle. Finita la quinta elementare lavorò da apprendista sarta fino al 1937; nel 1934 iniziò la sua vita spirituale, nel 1936 fece il primo voto di verginità, e nel 1938 il voto definitivo e morì il 2 ottobre 1940.

Nel settembre 1944 con l'avanzata degli Alleati verso Cesena e Cesenatico, a Sala arrivarono le prime granate ed anche la chiesa fu colpita. Il 18 ottobre 1944 i nazisti lasciarono il paese che fu occupato dagli Alleati. Il 2 ottobre 1950 furono conclusi i lavori di ricostruzione della chiesa, iniziati nel 1937. Nel 1982 (14 novembre) fu inaugurato il monumento ai caduti nel parchetto della chiesa. Angelina Pirini è stata proclamata serva di Dio nel 1985) e le è stata dedicata una piazza nel paese.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Santa Maria del Rosario
  • Casa di Angelina Pirini

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti due scuole dell'infanzia, una pubblica l'altra parrocchiale, e una scuola primaria pubblica. L'edificio scolastico fu costruito a metà dell'Ottocento come casa estiva dei marchesi Romagnoli.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

È presente il Teatro Letizia, in attività dagli anni 50, gestito dalla parrocchia.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti diverse attività commerciali e una consistente produzione agricola. La frazione è stata sede di un istituto bancario autonomo, la Banca di Credito Cooperativo di Sala di Cesenatico, fondato nel 1903[2] ed operativo fino al 2017, quando dalla sua unione con Banca Romagna Est si è formato l'istituto Romagna Banca[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.cesenatoday.it/cronaca/dati-anagrafe-cesenatico-2018-analisi-quartieri-nascite-morti.html
  2. ^ Sala di Cesenatico, terza tappa della visita pastorale, Michela Mosconi; articolo sul Corriere Cesenate del 24 novembre 2016, vedi versione on-line
  3. ^ Nasce RomagnaBanca Credito Cooperativo - RomagnaNoi, su romagnanoi.it. URL consultato il 27 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Sala di Cesenatico: il cammino di una comunità, Fondazione della Cassa Rurale, 1983.

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