Saimiri cassiquiarensis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Saimiri di Humboldt
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Primates
Sottordine Haplorrhini
Infraordine Simiiformes
Famiglia Cebidae
Genere Saimiri
Specie S. cassiquiarensis
Nomenclatura binomiale
Saimiri cassiquiarensis
(Lesson, 1840)
Areale
Distribuzione del saimiri dell'Equador (in arancione); il resto della distribuzione del saimiri di Humboldt in giallo.

Il saimiri di Humboldt (Saimiri cassiquiarensis (Lesson, 1840)) è un primate aplorrino della famiglia Cebidae, diffuso in Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela.[1][2] In precedenza era considerata una sottospecie del saimiri comune (S. scuireus), ma è stata elevata allo stato di specie separata sulla base di uno studio genetico di Carretero-Pinzón (2009).[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I saimiri di Humboldt presentano una lunghezza (dalla testa alla base della coda) compresa tra i 25 e i 37 centimetri (9,8-14,6 pollici), mentre la coda è lunga dai 36 ai 45 centimetri (14-18 pollici).[1] La sua colorazione è simile a quella del saimiri della Guiana, da cui si distingue per le tonalità di giallo dorato più accese.[1]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di frutta quando disponibile, principalmente tra gennaio e giugno, nutrendosi anche di insetti.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il saimiri dell'Ecuador, in precedenza considerato come specie a sé stante (Saimiri macrodon[4]) è attualmente considerato come una sottospecie del saimiri di Humboldt, sotto la nomenclatura Saimiri cassiquiarensis macrodon.[5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Mittermeier, Russell A. e Rylands, Anthony B., Handbook of the Mammals of the World: Volume 3, Primates, a cura di Mittermeier, Russell A., Rylands, Anthony B. e Wilson, Don E., Lynx, 2013, pp. 392–393, ISBN 978-84-96553-89-7.
  2. ^ a b Phillips, Carson R., All the World's Primates, a cura di Rowe, Noel e Myers, Marc, Pogonias Press, 2016, pp. 306–307, ISBN 978-1-940496-06-1.
  3. ^ Carretero-Pinzón, X., Ruiz-García, M. e Defler, T., The Taxonomy and Conservation Status of Saimiri sciureus albigena: A Squirrel Monkey Endemic to Colombia, in Primate Conservation, vol. 24, 2009, pp. 59–64, DOI:10.1896/052.024.0102. URL consultato il 13 gennaio 2019.
  4. ^ (EN) Saimiri macrodon, su mammaldiversity.org, Mammal Diversity Database. URL consultato il 4 febbraio 2019.
  5. ^ (EN) Lynch Alfaro, J.W., Biogeography of squirrel monkeys (genus Saimiri): South-central Amazon origin and rapid pan-Amazonian diversification of a lowland primate, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 82, 2015, pp. 436–454, DOI:10.1016/j.ympev.2014.09.004, PMID 25305518.
  6. ^ (EN) IUCN Primate Specialist Group, Primates of the Neoptropics, su primate-sg.org, settembre 2018. URL consultato il 10 novembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi