S5 (logica modale)

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Nella logica e nella filosofia, S5 è uno dei cinque sistemi di logica modale proposti da Clarence Irving Lewis e Cooper Harold Langford nel loro libro Symbolic Logic del 1932. Si tratta di un sistema di logica modale normale e di uno dei più antichi sistemi di logica modale in genere. Esso è costituito da formule e tautologie e da un apparato per l'inferenza rappresentato dalla regola di sostituzione e dal modus ponens, la cui estensione è ampliata dall'operatore modale di necessità e dal suo duale di possibilità .[1][2]

Gli assiomi di S5[modifica | modifica wikitesto]

Nel sistema modale S5 valgono i seguenti assiomi:

  • K: ;
  • T: ,

e anche:

  • 5: ;

o entrambe le due condizioni seguenti:

  • 4: , e
  • B: .

L'assioma (5) restringe la relazione di accessibilità della struttura modale di Kripke[3] al tipo di relazione euclidea[4] (ad esempio: ).

Semantica di Kripke[modifica | modifica wikitesto]

In termini della semantica di Kripke, S5 è caratterizzato da modelli in cui la relazione di accessibilità è una relazione di equivalenza: riflessiva, simmetrica e transitiva.

Determinare la soddisfacibilità di una formula S5 è un problema NP-completo. La prova della robustezza è banale, dal momento che S5’nclude la logica proposizionale. L'appartenenza si dimostra illustrando che qualsiasi formula soddisfacibile ha un modello di Kripke in cui il numero di mondi è possibile al più lineare con la dimensione della formula.

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

S5 è utile perché evita iterazioni superflue di qualificatori di diverso tipo. Ad esempio, in S5 se X è necessariamente, possibilmente, necessariamente, possibilmente vero, allora X è possibilmente vero: le qualificazioni non indicate in carattere grassetto (quelle prima della finale "possibilmente") sono eliminate in S5. Sebbene ciò sia utile per mantenere le proposizioni ragionevolmente brevi, potrebbe anche sembrare controintuitivo in quanto, in S5, se qualcosa è possibilmente necessario, allora è necessario (nell'esempio precedente è presente la sequenza “necessariamente, possibilmente, necessariamente” che tuttavia è riassunta dall'operatore modale di possibilità).

Alvin Plantinga affermò che questa caratteristica di S5 non è, in effetti, controintuitiva. Egli asserì che se X è possibilmente necessario’, esso è necessario in almeno un mondo possibile; quindi è necessario in tutti i mondi possibili e quindi è vero in tutti i mondi possibili. Tale ragionamento è alla base delle formulazioni "modali" dell'argomento ontologico.

S5 è equivalente all'aggiunta .[5]

Leibniz propose un argomento ontologico per l'esistenza di Dio usando questo assioma. Nelle sue parole: "Se un essere necessario è possibile, ne consegue che esiste effettivamente".[6]

S5 è anche il sistema modale della prova ontologica di Gödel[7], nonché della metafisica di san Tommaso d'Aquino e in particolare delle sue Cinque vie.[8] Queste applicazioni, tuttavia, richiedono che ogni operatore sia in relazione seriale su una singola modalità.[9]

Mondi possibili: fisica e metafisica[modifica | modifica wikitesto]

Nei sistemi fisici la possibilità di un mondo possibile è determinata dalle condizioni specifiche presenti in uno (o più) mondi possibili accessibili dal primo. Ad esempio, nel cono-luce i mondi futuri (eventi possibili) sono determinati dal mondo attuale u (istante presente), che a sua volta è determinato dal cono degli eventi passati. Il tempo presente partiziona l'insieme degli eventi possibili in due sottoinsiemi disgiunti dette classi di equivalenza.

Nei sistemi metafisici, il mondo attuale e tutti i mondi possibili sono sempre e comunque determinati da condizioni comuni alla loro totalità. In altre parole, nella metafisica i mondi possibili costituiscono un'unica classe di equivalenza. I sistemi metafisici sono descritti da un sistema modale S5 con KT5, dove l'assioma T determina la relazione di accessibilità E come riflessiva (ogni mondo è accessibile da se stesso), mentre l'assioma 5 determina R come euclidea (cioè simmetrica e transitiva). Questo schema si ritrova nella definizione aristotelica della metafisica come "scienza dell'ente in quanto ente", che accede a tutti i mondi possibili degli enti particolari. Viceversa, le scienze particolari che studiano questi enti, formano dei sottoinsiemi dei mondi possibili (corrispondenti ad altrettante classi di equivalenza) all'interno dei quali vale S5: se nella metafisica tutti i mondi possibili sono reciprocamente connessi in un unico sistema S5, nell'ambito delle scienze fisiche o particolari alcuni mondi non sono direttamente accessibili da altri e da se stessi, fatto che significa che la loro possibilità dipende da altri mondi possibili e non da condizioni universali e comuni.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chellas, B. F. (1980) Modal Logic: An Introduction. Cambridge University Press. ISBN 0-521-22476-4
  2. ^ Hughes, G. E., and Cresswell, M. J. (1996) A New Introduction to Modal Logic. Routledge. ISBN 0-415-12599-5
  3. ^ Si definisce struttura di Kripke o struttura modale la coppia , dove W è un insieme (eventualmente vuoto) e R è una relazione binaria su W.
  4. ^ Si dice euclidea una classe di relazioni binarie che formalizzano il primo assioma degli Elementi di Euclide: "Grandezze che sono uguali allo stesso [valore] sono uguali tra loro".
  5. ^ Steve Awodey. Category Theory. Chapter 10. Monads. 10.4 Comonads and Coalgebras. (PDF), su andrew.cmu.edu. URL consultato l'8 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2022).
  6. ^ Brandon C. Look, Gottfried Wilhelm Leibniz, in Zalta (a cura di), Stanford Encyclopedia of Philosophy, Primavera 2020, Metaphysics Research Lab, Stanford University, 2020.
  7. ^ La Quinta Via di S. Tommaso d'Aquino (PDF), Monastero delle Domenicane, Fognano (RA), 27 settembre 2019, p. 9. URL consultato l'11 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2022).. Citazione: Tra i pensatori contemporanei, sull'argomento ontologico si è cimentato Kurt Gödel il quale, nel 1970 elaborò una dimostrazione formale dell'esistenza di Dio, in logica modale S5, riprendendo la prova ontologica leibniziana e la definizione di Dio come: la somma perfetta di ogni qualità semplice che sia positiva e assoluta.
  8. ^ Gianfranco Basti, Logica III: logica filosofica e filosofia formale- Parte I: la riscoperta moderna della logica formale (PPT), su pul.it, Roma, 2017, p. 106,108. URL consultato l'11 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2022).
  9. ^ Walter Carnielli e Claudio E. A. Pizzi, Modalities and Multimodalities, Springer, 2008, ISBN 978-1-4020-8589-5.
  10. ^ Gianfranco Basti, Questioni di logica e di ontologia formale. Parte IV: Cenni di logica modale, di logiche intensionali nell’interpretazione classica e coalgebrica e di ontologia formale (PPT), su stoqatpul.org, Roma, a.a. 2016-2017, pp. 254-255,260-262. URL consultato il 12 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2022).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Ulteriori letture

(licenza Creative Commons; estensione a una logica modale multi-valore graduata)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]