Ruth Neudeck

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Ruth Neudeck
NascitaBreslavia, 5 luglio 1920
MorteHameln, 29 luglio 1948
Cause della morteimpiccagione
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania nazista
Forza armata Schutzstaffel
Anni di servizio1944-1945
GradoBlockführerin
GuerreSeconda guerra mondiale
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Ruth Neudeck (Breslavia, 5 luglio 1920Hameln, 29 luglio 1948) è stata una militare tedesca, guardia delle Schutzstaffel in un campo di concentramento nazista dal dicembre 1944 al marzo 1945. È stata condannata e giustiziata per crimini di guerra.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Breslavia. Dopo il matrimonio acquisì il cognome Closius-Neudeck.[1][2]

Atrocità nei campi di concentramento nazisti[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 1944 arrivò al campo di concentramento di Ravensbrück per iniziare l'addestramento come guardia del campo. Fin da subito impressionò i suoi superiori per la sua brutalità nei confronti delle detenute, atteggiamento che la portò a essere promossa al grado di Blockführerin alla fine del luglio 1944.

Nel campo di Ravensbrück fu nota per essere una delle guardie femminili più spietate verso i detenuti. Dopo la guerra, l'ex prigioniera francese Geneviève de Gaulle-Anthonioz riferì di aver visto Ruth "tagliare la gola a un detenuto con la sua pala".[3]

Nel dicembre 1944 fu promossa al grado di Oberaufseherin e trasferita al complesso di sterminio di Uckermark, dove si occupò della selezione e dell'esecuzione di oltre 5.000 donne e bambini. Nel marzo 1945, divenne capo del sottocampo di Barth.[4]

Cattura, processo ed esecuzione[modifica | modifica wikitesto]

Ad aprile del 1945 fuggì dal campo, in seguito fu catturata e detenuta in prigione mentre l'esercito britannico indagava sulle accuse mosse a suo carico. Nell'aprile 1948, fu processata al terzo processo di Ravensbrück, insieme ad altre donne SS dove ammise le accuse di omicidio e di maltrattamenti mosse contro di lei.[4][5]

Il tribunale britannico la dichiarò colpevole di crimini di guerra e la condannò a morte per impiccagione. Il 29 luglio 1948 fu giustiziata dal boia britannico Albert Pierrepoint nella prigione di Hamelin.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rosella Reali, Ruth Closius-Neudeck, l’aguzzina di Ravensbrück, su Viaggiatori Ignoranti, 26 giugno 2021. URL consultato il 9 marzo 2024.
  2. ^ Clossius-Neudeck, born Hartmann, Ruth. | WW2 Gravestone, su ww2gravestone.com. URL consultato il 9 marzo 2024.
  3. ^ Geneviève De Gaulle-Anthonioz e Richard Seaver, The Dawn of Hope, Arcade Publishing, 1999, ISBN 1-55970-498-5.
  4. ^ a b Phillip Jones, Quickly to Her Fate, PJ Publishing, 2010, ISBN 978-0956554932. URL consultato il 30 luglio 2019.
  5. ^ AP, su newsroom.ap.org. URL consultato il 9 marzo 2024.
  6. ^ Nazi She-Devils, in Mirror, 13 novembre 2014. URL consultato il 26 settembre 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Daniel Patrick Brown, The Camp Women: The Female Auxiliaries Who Assisted the SS in Running the Concentration Camp System, in Schiffer Military History, Schiffer Publishing Limited, 2002.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]