Rutenio pentacarbonile

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Rutenio pentacarbonile
Struttura del rutenio pentacarbonile
Struttura del rutenio pentacarbonile
Nome IUPAC
pentacarbonilrutenio
Caratteristiche generali
Peso formula (u)241,12
Aspettoliquido incolore
Numero CAS16406-48-7
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione−17 °C (256 K)[1]
Indicazioni di sicurezza

Il rutenio pentacarbonile è il composto metallorganico con formula Ru(CO)5. In questo composto il rutenio ha formalmente stato di ossidazione zero. In condizioni normali è un liquido incolore instabile, sensibile alla luce e al calore. È un composto di interesse accademico, intermedio nelle razioni di sintesi di altri complessi carbonilici di rutenio.[1][2]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Fu sintetizzato per la prima volta nel 1936, tramite carbonilazione di sali di rutenio in presenza di un riducente.[3] Più recentemente è stato preparato facendo reagire in autoclave Ru3(CO)12 con monossido di carbonio (≈200 atm),[1] o per fotolisi di Ru3(CO)12 in presenza di monossido di carbonio:[4]

Ru3(CO)12 + 3 CO ⇄ 3 Ru(CO)5

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

La molecola di Ru(CO)5 ha una struttura a bipiramide trigonale, come illustrato in figura, con simmetria D3h.[5] Ru(CO)5 contiene un totale di 18 elettroni nel livello elettronico più esterno, e dovrebbe essere quindi stabile in base alla regola dei 18 elettroni, analogamente all'omologo Fe(CO)5 che è caratterizzato da una notevole stabilità. Ru(CO)5 è invece un composto instabile, decomponendosi rapidamente con formazione di una colorazione giallo-arancio dovuta a Ru3(CO)12.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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