Rod Cless

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Rod Cless
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
(Lenox)
GenereJazz
Strumentosassofono, clarinetto
Etichetta
Gruppi

Rod Roderick Cless (Lenox, 20 maggio 1907New York, 8 dicembre 1944[1]) è stato un clarinettista, sassofonista jazz statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È forse più noto per il suo lavoro su sedici brani di Muggsy Spanier[2] per la Bluebird Records. Inoltre, Cless ha lavorato con altri artisti come Frank Teschemacher, Gene Krupa, Art Hodes, Bobby Hackett, Max Kaminsky e Mezz Mezzrow[1]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Tornando a casa dall'ultima notte di un lavoro al Pied Piper, dove suonava insieme al suo amico Max Kaminsky, nel dicembre 1944,[1] Cless cadde dal balcone del suo appartamento e morì quattro giorni dopo all'età di 37 anni.[3][4][5]

Discografia selezionata[modifica | modifica wikitesto]

Con Art Hodes[modifica | modifica wikitesto]

Con Muggsy Spanier[modifica | modifica wikitesto]

  • Relaxin' at the Touro (Bluebird)
  • At the Jazz Band Ball:Chicago/New York Dixieland (Bluebird)
  • The Great 16!, (originally recorded on Bluebird and reissued by RCA Victor Jazz Classics)[6]

Con il Rod Cless Quartet[modifica | modifica wikitesto]

  • "Froggy Moore" b/w "Have You Ever Felt That Way" - Black & White Records 29 A (BW 33)/29 B (BW 36)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Colin Larkin (a cura di), The Guinness Encyclopedia of Popular Music, 1ª ed., Guinness Publishing, 1992, p. 505, ISBN 0-85112-939-0.
  2. ^ (EN) Brian Rust Jazz Records, 1897-1942 - Classic Jazz Discogrpahy, su mainspringpress.com, 9 febbraio 2009. URL consultato il 20 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
  3. ^ (EN) Who Remembers Rod Cless?, su Jazzlives.wordpress.com, 20 agosto 2010. URL consultato il 20 agosto 2021.
  4. ^ (EN) Rod Cless | Biography & History, su AllMusic. URL consultato il 20 agosto 2021.
  5. ^ (EN) Remembering Rod Cless, su shirazsocialist.wordpress.com, 28 febbraio 2014. URL consultato il 20 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Scott Yanow, review of The Great 16! at Allmusic

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN56798261 · ISNI (EN0000 0000 4957 9544 · Europeana agent/base/97812 · LCCN (ENno2006054083 · GND (DE1113563206 · BNF (FRcb139242300 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2006054083