Riserva naturale Gariglione - Pisarello

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Riserva naturale Gariglione - Pisarello
Tipo di areaRiserva naturale statale
Codice EUAPEUAP0043
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Calabria
Province  Catanzaro
ComuniTaverna
Superficie a terra450,00 ha
Provvedimenti istitutiviD.M. 13.07.77
GestoreEnte Parco nazionale della Sila
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale
Coordinate: 39°08′24.72″N 16°39′15.48″E / 39.1402°N 16.6543°E39.1402; 16.6543

La riserva naturale Gariglione - Pisarello è un'area naturale protetta situata nella provincia di Catanzaro ed è stata istituita nel 1977.

Territorio

La riserva prende il nome dal Monte Gariglione, il monte più alto della Sila e occupa una superficie di 450 ettari, ricoperti soprattutto da Pino laricio e Abete bianco[1]. Norman Douglas magnificò l'antica foresta Gariglione definendola un Urwald[2].

Storia

La riserva è stata istituita con D.M. 13.07.77, ma l'area ha una storia antica.

La Foresta Gariglione, che ha dato il nome al monte omonimo, nel 1224 fu dato in concessione da Federico II di Svevia all'Abbazia di Sant'Angelo de Frigillo di Mesoraca per usarne i pascoli ed estrarne la pece; successivamente appartenne alla Corona borbonica fino al XIX secolo, per poi passare in altre mani, fino all'esproprio da parte dello Stato italiano come bene appartenuto al suddito nemico nel 1924[2].

All'interno della riserva si trovava un albero monumentale: un abete dalla dimensioni colossali, ritenuto il più grande abete d'Italia. Quando il Parco venne istituito, l'albero venne dato alle fiamme da ignoti, tributo pagato in "natura" per l'istituzione dell'area protetta. Venne soprannominato "Prometeo", misurava 35 m di altezza aveva un tronco con circonferenza di 10,20 m. Ritenuto di inestimabile valore, l'abete fu clonato per sviluppare nuove piante e conservare integralmente, in questo modo, il suo codice e le caratteristiche genetiche[3]

Fauna

Flora

La Riserva naturale Gariglione - Pisarello è caratterizzata dalla presenza di grandi boschi ad alto fusto di faggio misto ad abeti bianchi. Questi ultimi, secondo vari studi scientifici, sono risultati particolarmente tolleranti alle piogge acide, tant'è che molte di queste piante vengono inviate nei paesi del centro-nord dell'Europa che ne fanno grande richiesta, poiché pianta riparatrice del terreno soggetto a tali piogge[4].

Ente gestore

Ex ASFD

Via Cortese, 5

88100 Catanzaro

Note

  1. ^ Fonte: Ministero dell'Ambiente. Archiviato il 4 giugno 2015 in Wikiwix.
  2. ^ a b La riserva Gariglione - Pisarello su www.agraria.org, su agraria.org. URL consultato il 22 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2009).
  3. ^ Garcea, 2003, 43 - 44.
  4. ^ Gariglione-Pisarello.pdf, su www3.corpoforestale.it. URL consultato il 29 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2008).

Voci correlate

Collegamenti esterni