Rio Doce
Rio Doce | |
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Stato | Brasile |
Stati federati | Minas Gerais, Espírito Santo |
Lunghezza | 853 km |
Bacino idrografico | 83 400 km² |
Altitudine sorgente | 1 200 m s.l.m. |
Altitudine foce | 0 m s.l.m. |
Nasce | Ouro Preto |
Affluenti | Piracicaba, Casca, Matipó, Caratinga-Cuieté, Manhuaçu, Santo Antônio, Suaçuí Grande; Pancas, Guandu, São José |
Sfocia | Oceano Atlantico 19°39′20.88″S 39°48′53.28″W |
Il Rio Doce (in portoghese "Rio Doce", letteralmente "fiume Dolce") è un fiume brasiliano, noto per la catastrofe ambientale provocata dal crollo di un bacino di lagunaggio avvenuta a Mariana nel novembre del 2015.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Le sorgenti del Rio Doce si trovano sulla Serra da Mantiqueira a 1220 metri di altitudine; nell'alto corso, il fiume è noto come Piranga, denominazione che abbandona presso la città di Ouro Preto quando riceve le acque del suo maggiore affluente, il Rio Carmo[1]. Scorrendo in direzione nord-est attraversa tra le città di Ipatinga, Governador Valadares, Conselheiro Pena e dopo un tragitto di 853 kilometri sfocia nell'Oceano Atlantico presso la città di Linhares. Poiché il suo corso ricade interamente negli stati del Minas Gerais e dell'Espírito Santo, il Rio Doce è il più lungo fiume interamente compreso nella Regione Sudest del Brasile. I suoi principali affluenti sono: Piracicaba, Casca, Matipó, Caratinga-Cuieté, Manhuaçu, Santo Antônio e Suaçuí Grande, nello stato di Minas Gerais; Pancas, Guandu e São José, nello stato di Espírito Santo.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Il Rio Doce ha una grande importanza economica per la regione. Il bacino è sede del più grande complesso di produzione di acciaio in America latina. Vi si trovano tre delle cinque più grandi aziende dello stato di Minas Gerais: la Companhia Siderúrgica Belgo Mineira, la Arcelor Mittal (Acesita) e la Usiminas. La più grande miniera a cielo aperto del mondo è gestita nel bacino dallaCompanhia Vale do Rio Doce. Questi conglomerati industriali hanno un ruolo importante nelle esportazioni brasiliane di minerale di ferro, acciaio e di cellulosa (Cenibra). Inoltre, il bacino del Doce contribuisce notevolmente alla produzione di caffè nel Minas Gerais ed Espírito Santo così come frutta nello Espírito Santo. Il 15% del PIL dello stato del Minas Gerais viene prodotto dalla regione di Ipatinga, che costituisce il 5,4% del PIL brasiliano. Ipatinga è la maggiore città della Regione Metropolitana di Vale do Aço. L'economia del bacino si basa sulle seguenti attività:
- agricoltura: latte e da carne bovina, allevamento di maiali, caffè, canna da zucchero, frutta, verdura e cacao;
- industria: siderurgia, metallurgia, meccanica, chimica, cibo, alcool, tessile, cuoio, carta e pasta di carta;
- miniere: ferro, oro, bauxite, manganese e pietre preziose
Secondo l'annuario statistico del Brasile (IBGE) il bacino del Doce ha una popolazione di circa 3.100.000 abitanti, con la popolazione urbana che costituisce il 68,7% della popolazione totale. Negli ultimi anni la popolazione è diminuita, soprattutto nelle piccole città e nelle zone rurali fino al 40% della loro popolazione.
Le principali città situate lungo la Doce o nel suo bacino sono: Timóteo, Coronel Fabriciano, Ipatinga, Governador Valadares, Colatina e Linhares.
Secondo la classificazione di Koppen, ci sono tre tipi di clima nel bacino del Doce:
- Tropicale con clima altitudine, con piogge estive ed estati fresche, presenti sulle pendici della Mantiqueira e le montagne Espinhaço e alle sorgenti del Rio Doce.
- Tropicale con clima altitudine, con piogge estive ed estati calde, presenti alle fonti di suoi affluenti.
- Clima caldo con piogge estive, presenti nelle sezioni centrali e inferiori del Doce e dei suoi affluenti.
Catastrofe ambientale
[modifica | modifica wikitesto]La biodiversità del fiume è stata annientata nel novembre del 2015 quando 62 milioni di metri cubi di fanghi tossici e acque acide di origine mineraria si sono riversate sul Rio Carmo e da questo hanno raggiunto il Rio Doce. L'accaduto rappresenta la più grave catastrofe ambientale mai avvenuta nella storia del Brasile[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Doce River, su britannica.com, Encyclopaedia Britannica. URL consultato il 19 gennaio 2013.
- ^ Davide Michielin, Brasile, la morte del Rio Doce, in National Geographic, 30 novembre 2015. URL consultato il 1º dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rio Doce
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mappa dei fiumi Doce e Jequitinhonha del XIX secolo (English) (Portuguese)