Rhipidomys venustus

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Rhipidomys venustus
Immagine di Rhipidomys venustus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Thomasomyini
Genere Rhipidomys
Specie R.venustus
Nomenclatura binomiale
Rhipidomys venustus
Thomas, 1900

Rhipidomys venustus (Thomas, 1900) è un roditore della famiglia dei Cricetidi endemico del Venezuela.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 120 e 145 mm, la coda tra il 120 e 140 % della lunghezza del resto del corpo e la lunghezza del piede tra 26 e 30 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è relativamente lunga e densa. Le parti dorsali sono bruno castane brillanti, più scure sulla groppa e rossicce sui fianchi, mentre le parti ventrali sono biancastre con la base dei peli grigia. Le vibrisse sono molto lunghe. Le orecchie sono grandi, marroni scure e ricoperte finemente di piccoli peli. Le zampe sono biancastre con una macchia dorsale marrone scura che si estende fino alla base delle dita. La coda è più lunga della testa e del corpo, è uniformemente rossastra, ricoperta di piccoli peli e con un ciuffo di peli più lunghi all'estremità.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola e notturna.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Una femmina gravida con due embrioni è stata catturata durante la stagione piovosa, mentre un'altra con un solo embrione è stata catturata a settembre.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è conosciuta soltanto nella cordigliera andina venezuelana.

Vive nelle foreste umide, foreste sempreverdi, frutteti tra 1.300 e 3.350 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica R.venustus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Soriano, P. & Rivas, B. 2008., Rhipidomys venustus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhipidomys venustus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Patton & al., 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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