Rhipidomys venezuelae

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Rhipidomys venezuelae
Immagine di Rhipidomys venezuelae mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Thomasomyini
Genere Rhipidomys
Specie R.venezuelae
Nomenclatura binomiale
Rhipidomys venezuelae
Thomas, 1896

Rhipidomys venezuelae (Thomas, 1896) è un roditore della famiglia dei Cricetidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 130 e 150 mm, la coda tra il 110 e 135 ;% della lunghezza del resto del corpo e la lunghezza del piede tra 26 e 29 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è soffice e fine. Le parti dorsali variano dal rossastro al bruno-giallastro, i fianchi sono più chiari, mentre le parti ventrali sono bianche o color crema, talvolta con la base dei peli grigia. Le orecchie sono relativamente grandi e brunastre. I piedi sono larghi, marroni chiari, con una macchia dorsale scura poco distinta e con le dita alquanto corte e tozze. La coda è più lunga della testa e del corpo, è uniformemente marrone, ricoperta di corti peli e con un ciuffo di peli più lunghi all'estremità.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Colombia e nel Venezuela settentrionali.

Vive nelle foreste sia umide che secche

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica R.venezuelae come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Gómez-Laverde, M., Ochoa, J. & Aguillera, M. 2008., Rhipidomys venezuelae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhipidomys venezuelae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Patton & al., 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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