Rhinolophus paradoxolophus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Rhinolophus paradoxolophus
Immagine di Rhinolophus paradoxolophus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Rhinolophidae
Genere Rhinolophus
Specie R.paradoxolophus
Nomenclatura binomiale
Rhinolophus paradoxolophus
Bourret, 1951

Rhinolophus paradoxolophus (Bourret, 1951) è un Pipistrello della famiglia dei Rinolofidi diffuso in Cina e in Indocina.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 47 e 48 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 50 e 63 mm, la lunghezza della coda tra 23,4 e 28,4 mm, la lunghezza del piede tra 7,4 e 10 mm, la lunghezza delle orecchie tra 26 e 39 mm e un peso fino a 15 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga. Le parti dorsali sono marroni scure, con la base dei peli più chiara mentre le parti ventrali sono grigiastre sul mento e il petto, più scure sull'addome. Le orecchie sono enormi e a forma di imbuto, con l'antitrago alto e stretto, con i bordi quasi paralleli e la punta arrotondata. La foglia nasale presenta una lancetta piccola, triangolare e con l'estremità arrotondata, una sella molto alta e stretta che si allarga verso l'estremità arrotondata, i bordi del setto tra le narici sono sollevati fino a formare una coppa e si uniscono alla base del processo connettivo, il quale è basso e poco sviluppato. La porzione anteriore è grande, copre interamente il muso ed ha un incavo centrale profondo alla base. Il labbro inferiore ha tre solchi longitudinali. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è piccolo e situato lungo la linea alveolare.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro con impulsi a frequenza costante di 24–25 kHz nel Laos.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia in gruppi fino a 50 individui all'interno di grotte, probabilmente soltanto calcaree. In Cina sono stati osservati nel mese di novembre individui in uno stato di ibernazione.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide o in allattamento sono state catturate in Vietnam durante il mese di maggio. Danno alla luce un piccolo alla volta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella provincia cinese del Guangxi, nel Vietnam e Laos settentrionali e centrali, nella Thailandia centrale e nello Stato di Shan, Myanmar[4].

Vive nelle foreste pluviali primarie di pianura e in pinete.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica R.paradoxolophus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Bates, P., Bumrungsri, S. & Csorba, G. 2008, Rhinolophus paradoxolophus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhinolophus paradoxolophus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Smith & Xie, 2008.
  4. ^ Lin Oo SS, No DS, Nang Seng L, Lwin N, Pearch M & Bates PJ, First record of Bourret’s Horseshoe Bat Rhinolophus paradoxolophus (Mammalia: Chiroptera: Rhinolophidae) from Myanmar with a review of the taxonomy, distribution and ecology of the species, in Journal of Threatened Taxa, vol. 9, n. 11, 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. Lekagul & J.A. McNeely, Mammals of Thailand, Bangkok, 1977, ISBN 9748680614.
  • Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi