Retrogaming

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il videogioco Pong (1972) è stato spesso oggetto di retrogaming.

Il termine retrogaming è un neologismo inglese che indica la passione per i videogiochi del passato[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Non esiste una definizione tecnica globalmente accettata per indicare quanto tempo deve passare per poter definire un videogioco o una console "retrogame", ma generalmente tutto quello che appartiene a due o più generazioni tecnologiche passate rispetto a quella attuale può essere considerato retrogaming.

In genere i retrogamer (in italiano: "retrogiocatori")[2] utilizzano videogiochi di una precedente generazione grazie all'utilizzo delle console originali, ma spesso ricorrono a particolari emulatori, visto che nella maggior parte dei casi i titoli da loro giocati non sono più rintracciabili sul mercato. Esistono anche siti web che raccolgono veri e propri remake dei titoli del passato spesso realizzati in Flash, permettendo agli utenti di riportare in vita vecchie glorie del passato tramite il proprio browser.[3]

Nel corso degli anni, si è andata a creare anche una sotto-cultura del retrogaming dedicata alla musica dei videogiochi del passato.[4]

Recentemente è nato un mercato parallelo di console per il retrogaming, che ha visto anche l'entrata di produttori ufficiali come Nintendo. Attualmente, questo mercato vede la coesistenza di retroconsole ufficiali, generalmente riproduzioni in miniatura di vecchi sistemi, e un numero elevatissimo di console provenienti dalla Cina, di forme anche molto diverse tra loro ma basate su processori ARM o MIPS e sistema OpenDingux, su cui girano emulatori fino alla generazione a 32 bit.

Non manca però chi vuole sfruttare questo settore per mettere su delle vere e proprie truffe, com'è accaduto con il caso di Enrico Ricciardi, che nel 2015 ha iniziato a mettere in vendita pezzi rarissimi che sono però risultati falsi: prima però, ha raggiunto l'ingente cifra di 107.300 dollari con i suoi traffici.[5]

Utilizzo di emulatori[modifica | modifica wikitesto]

Gli emulatori permettono di utilizzare i vecchi giochi anche su piattaforme diverse da quelle su cui erano stati inizialmente sviluppati a patto di possedere una ROM leggibile e spesso una copia del BIOS originale della console.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Un salto nel passato, in Play Generation, n. 67, Edizioni Master, giugno 2011, p. 26, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ Retrogaming in Italia, su retrogaminghistory.com. URL consultato il 1º giugno 2022.
  3. ^ (EN) RetroGames.cz - Old Games ONLINE, su retrogames.cz. URL consultato il 29 aprile 2020.
  4. ^ Fabio Bortolotti aka Kenobit, su zero.eu. URL consultato il 29 aprile 2020.
    «[...]la chiptune è musica fatta usando vecchie console e home computer»
  5. ^ Retrogaming: la truffa dei giochi rari PC da 100.000 Dollari, su tomshw.it. URL consultato il 1º giugno 2022.
  6. ^ MAME: l'emulatore per retro-gaming nato in Italia, su techprincess.it. URL consultato il 29 aprile 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]