Religiose domenicane dell'Annunziata

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San Francesco Coll Guitart

Le Religiose Domenicane dell'Annunziata (in spagnolo Religiosas Dominicanas de la Anunciata) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla D.A.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione venne fondata il 15 agosto 1856 a Vich, in Catalogna, dal frate domenicano Francesco Coll Guitart (1812-1875): nacque come fraternità di suore insegnanti del Terz'ordine domenicano, destinata all'istruzione dei fanciulli, soprattutto nelle zone rurali.[2]

Il nome originale delle religiose fu semplicemente Suore Terziarie Domenicane, mutato poi in Religiose Domenicane dell'Incarnazione del Figlio di Dio e, nel 1884, in Religiose Domenicane dell'Annunziata.[2]

Il 19 agosto 1884 l'istituto venne affiliato all'Ordine dei Frati Predicatori (l'aggregazione venne confermata il 3 giugno 1906): ricevette il pontificio decreto di lode il 6 settembre 1898; le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede nel 1907.[2]

Il fondatore è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1979[3] e proclamato santo da papa Benedetto XVI l'11 ottobre 2009.[4]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Domenicane dell'Annunziata si dedicano principalmente all'istruzione ed educazione cristiana della gioventù, anche nei paesi in via di sviluppo: in base alle esigenze delle popolazioni tra cui svolgono il loro apostolato, si dedicano anche a varie opere di assistenza sociale e sanitaria.[2]

Sono presenti in Europa (Francia, Italia e Spagna), in Africa (Camerun, Costa d'Avorio, Benin, Ruanda), in America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Costa Rica, Guatemala, Messico, Nicaragua, Paraguay, Perù, El Salvador, Uruguay) e in Asia: nelle Filippine[5] e il Vietnam. La sede generalizia è a Madrid.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 1.102 religiose in 140 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1568.
  2. ^ a b c d DIP, vol. III (1976), coll. 830-832, voce a cura di I. Venchi.
  3. ^ G. Pettinati, op. cit., vol. 4 (1991), pp. 37-42.
  4. ^ Cappella papale di canonizzazione [collegamento interrotto], su 212.77.1.245. URL consultato il 12-10-2009.
  5. ^ Le case della congregazione in Africa, America e Asia, su anunciata.org.es. URL consultato il 5-7-2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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