In analisi matematica, la regola della catena è una regola di derivazione che permette di calcolare la derivata della funzione composta di due funzioni derivabili.
La derivata della funzione composta è il prodotto tra la derivata della funzione esterna, avente come argomento la funzione interna, per la derivata della funzione interna:
![{\displaystyle \operatorname {D} [f(g(x))]=f'(g(x))\cdot g'(x).}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/c1d4c3d6dcf2ce587485526b8980d8c04317ccb2)
Le notazioni
e
indicano il medesimo significato di derivata.
La formula è valida anche per funzioni di più variabili reali e per funzioni vettoriali. Il teorema di derivazione delle funzioni composte afferma che se:

è un vettore di
le cui componenti sono funzioni derivabili

e se
è una funzione differenziabile in
, allora la funzione composta

è differenziabile nella variabile
e si ha:

dove
è il gradiente di
e
è il prodotto scalare euclideo.
Ad esempio, se
è una funzione di due variabili composta dopo la funzione vettoriale
, cioè
, allora:

Inoltre, se
e
sono due funzioni vettoriali differenziabili componibili, allora:
![{\displaystyle J[(\mathbf {f} \circ \mathbf {g} )(x)]=J[\mathbf {f} (\mathbf {g} (x))]\cdot J[\mathbf {g} (x)],}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/69a3876df6afe754933f3cecf3670ec65a54049d)
dove
è la moltiplicazione di matrici e
è la matrice jacobiana di
.
Sia, per non appesantire la notazione,
, da cui
. Definiamo ora

È dunque

Inoltre, per l'ipotesi di derivabilità di
, è

Esaminiamo ora il rapporto incrementale di
:
![{\displaystyle \operatorname {D} [f(g(x))]=\lim _{h\to 0}{\frac {f(g(x+h))-f(g(x))}{h}}=\lim _{h\to 0}{\frac {f(g(x)+\Delta g)-f(g(x))}{h}}=\lim _{h\to 0}{\frac {f'(g(x))\cdot \Delta g+\omega (\Delta g)\cdot \Delta g}{h}}.}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/fd17f1e39db08495ede5222ed06056217600d18a)
Spezzando la frazione, abbiamo

E quindi passando al limite
![{\displaystyle \operatorname {D} [f(g(x))]=f'(g(x))\cdot g'(x)+0\cdot g'(x)=f'(g(x))\cdot g'(x).}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/d3616edf53d4eaf1bc61af336dc04e0ab51bee3a)
Siano
e
derivabili in ogni punto, dove
.
Dalla definizione di derivata si ha
![{\displaystyle \operatorname {D} [(f\circ g)(x)]=\lim _{t\to x}{\frac {f(g(t))-f(g(x))}{t-x}}.}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/60dbf62c3549c5c1b8ffeebf8fbd1d2fc94018c0)
L'idea di fondo è dividere il numeratore del rapporto incrementale per
in modo da ottenere il rapporto incrementale di
calcolato nel punto
, e quindi poter esprimere la derivata della funzione composta in funzione della derivata di
calcolata in
. Moltiplichiamo e dividiamo (che equivale a moltiplicare per
, preservando l'uguaglianza), il secondo membro per
:
![{\displaystyle \operatorname {D} [(f\circ g)(x)]=\lim _{t\to x}{\frac {f(g(t))-f(g(x))}{t-x}}{\frac {g(t)-g(x)}{g(t)-g(x)}}.}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/b62e143f1c435478ecd355beeadc822223cd0f0a)
Per le proprietà associativa e commutativa del prodotto otteniamo:
![{\displaystyle \operatorname {D} [(f\circ g)(x)]=\lim _{t\to x}{\frac {f(g(t))-f(g(x))}{g(t)-g(x)}}{\frac {g(t)-g(x)}{t-x}}.}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/dd9d7ca1135be0171756d8ba19341f49a71efc43)
Poiché per ipotesi
e
sono derivabili, esistono i limiti dei rapporti incrementali, rispettivamente
e
, in qualsiasi punto del dominio; ma per questo, dopo aver applicato nel primo limite del rapporto incrementale la sostituzione
, il limite del prodotto di quei rapporti incrementali è uguale al prodotto dei loro limiti presi separati:
![{\displaystyle \operatorname {D} [(f\circ g)(x)]=\lim _{\theta \to g(x)}{\frac {f(\theta )-f(g(x))}{\theta -g(x)}}\lim _{t\to x}{\frac {g(t)-g(x)}{t-x}}=f'(g(x))\cdot g'(x)}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/1326ad6724e32f3fc95e4abecf68ba6d547ca838)
Si considerino due funzioni
e la funzione composta
allora è possibile scrivere i rapporti incrementali delle funzioni in questo modo:



A questo punto si passa alla riscrittura di
tenendo conto che
quindi si ha:

Si ricordi che
quindi si ha:

Si effettua la sostituzione
e
e si scrive:

Si pone
e inoltre
così il teorema è dimostrato.

poiché
, che è utile per fissare mnemonicamente il risultato (come se il
si "semplificasse" nelle due frazioni), anche se ovviamente non costituisce una dimostrazione.
- Applicando la formula iterativamente si può calcolare la derivata di una composizione di tre o più funzioni. Ad esempio:
![{\displaystyle \operatorname {D} [(f\circ g\circ h)(x)]=f'(g(h(x)))\cdot g'(h(x))\cdot h'(x),}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/cbc8687279f92ee746f633a6395394056d91fbc9)
e così via.
Sia
,
,
. Allora:
![{\displaystyle (f\circ g\circ h)(x)=\log \left[\left({x \over 2}\right)^{2}+3{x \over 2}\right]-3}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/de820da76c1cbe4f2cbc981260d6234b57583f75)
e
![{\displaystyle \operatorname {D} [(f\circ g\circ h)(x)]={1 \over ({x \over 2})^{2}+3{x \over 2}}\cdot \left(2{x \over 2}+3\right)\cdot {1 \over 2}.}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/488fb0dffc14e3ac68d1ab0482f94196f4ac42ab)
L'estensione della formula al calcolo delle derivate successive si deve a Faà di Bruno. In particolare, se
possiedono tutte le derivate necessarie, allora risulta:

