Regia Udienza
La Regia Udienza era un'antica istituzione giuridica corrispondente all'attuale Corte d'appello, con competenze giurisdizionali di seconda istanza, del Regno di Napoli.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Don Pedro Alvarez de Toledo, durante il lungo governo vicereale (1532-1553), conferì carattere di priorità alle riforme dell’amministrazione della giustizia nel Regno di Napoli, al fine di ricondurre la normalità nel paese, travagliato da innumerevoli episodi di criminalità e di malcostume nell’ambito dei rapporti sociali e amministrativi[1].
Il ristabilimento della giustizia fu esteso anche alle Province: si specificarono nella Cronologia prefissa al primo tomo delle Prammatiche i provvedimenti riservati alla competenza dei Tribunali Provinciali. Si trattava però di un’amministrazione ugualmente centralizzata con un’Udienza che era insieme intendenza amministrativa e corte di giustizia di appello sovrapposta alle giurisdizioni feudali e locali, e tante precettorie dipendenti dalla Regia Camera della Sommaria[2].
L’organizzazione del personale era composta di ventitré figure. Al vertice c’era il Preside, un militare, un nobile o una persona di fiducia del viceré. A metà del Seicento godeva di una provvisione annua di 600 ducati. È probabile che nelle congiunture politico-sociali più critiche per il Viceregno, si accentui quella particolare funzione, assegnata al preside, canale di informazioni dalla periferia al centro. I Presidi di una provincia vengono occasionalmente menzionati, sia pure in maniera impropria, con il titolo di "Viceré". Subordinati al Preside troviamo gli Uditori. Tale figura è rintracciabile già nel periodo aragonese, quando due funzionari chiamati uditori affiancano il giustiziere. Gli Uditori sono tre a metà Seicento: due spagnoli e un regnicolo[3].
Gradino importante nell’iter burocratico napoletano era il posto di Avvocato fiscale (vacante in cinque o sei province) come soluzione alla questione dei giudici sovrannumerari nel Tribunale della Vicaria.
Le altre figure dell’Udienza erano il Procuratore fiscale, l’Avvocato e il Procuratore dei Poveri, che non godevano di provvisioni, il segretario dell’Udienza, che godeva invece di una provvisione annua di ducati 200; il Mastrodatti, carica controllata quasi sempre dal baronaggio[4].
Lista delle Regie udienze provinciali
[modifica | modifica wikitesto]- Regia udienza provinciale di Abruzzo Citra
- Regia udienza provinciale di Abruzzo Ulteriore Primo
- Regia udienza provinciale di Abruzzo Ultra Secondo
- Regia udienza Provinciale di Principato Citra
- Regia udienza provinciale di Principato Ultra
- Regia udienza provinciale di Capitanata
- Regia udienza provinciale di Terra di Bari
- Sacra regia udienza provinciale di Terra d'Otranto
- Regia udienza provinciale di Basilicata
- Regia udienza provinciale di Calabria Citeriore
- Regia udienza provinciale di Calabria Ulteriore
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ N. De Ruggieri, Il Tribunale della Regia Udienza di Basilicata in Matera, appunti per uno studio, Matera, Giannatelli, 1994, p. 3.
- ^ N. De Ruggieri, Il Tribunale della Regia Udienza di Basilicata in Matera, appunti per uno studio, Matera, Giannatelli, 1994, p. 4.
- ^ A. Musi, Mezzogiorno spagnolo. La via napoletana allo Stato moderno, Napoli, Guida, 1991, p. 94.
- ^ R. Colussi, Diritto, istituzioni, amministrazione della giustizia nel Mezzogiorno vicereale, in Storia del Mezzogiorno, diretta da G. Galasso e R. Romeo, vol. XI/4, Napoli, Edizioni del Sole, 1991, p. 59.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Musi, Mezzogiorno spagnolo. La via napoletana allo Stato moderno, Napoli, Guida, 1991.
- R. Colussi, Diritto, istituzioni, amministrazione della giustizia nel Mezzogiorno vicereale, in Storia del Mezzogiorno, diretta da G. Galasso e R. Romeo, vol. XI/4, Napoli, Edizioni del Sole, 1991.
- Avv. Costanza Manzi, Storia antica dei Tribunali in Trani, su ordineavvocatitrani.it, Trani, Ordine degli Avvocati di Trani.
- N. De Ruggieri, Il Tribunale della Regia Udienza di Basilicata in Matera, appunti per uno studio, Matera, Giannatelli, 1994.