Raimundo de Farias Brito

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Raimundo de Farias Brito

Raimundo de Farias Brito (São Benedito, 1862Rio de Janeiro, 1917) è stato un filosofo brasiliano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Farias Brito, dopo essersi dedicato per qualche tempo alla politica,[1] partecipò all'ambiente filosofico della Scuola di Recife, fortemente ispirato dalla dottrina e dalla personalità di Tobias Barreto,[2]oltre che dal pensiero di Arthur Schopenhauer, del quale però non accettava le sue forti posizioni irrazionali.[1]

Si formò in questo clima e in questa atmosfera culturale ed effettuò le sue scelte sul fondamento di quelle idee che lo faranno diventare il più autorevole rappresentante dello spiritualismo filosofico in Brasile.[2]

Si schierò contro il pragmatismo, e in particolare le teorie di Herbert Spencer, sostenendo il 'primato dello spirito', impostando un pensiero che rappresenta uno dei momenti più riusciti e brillanti della fortuna della filosofia europea nel Sud America.[2]

Il suo pensiero si caratterizzò da uno scetticismo mitigato e modulato da un certo spirito di rassegnazione e consolazione con echi di cristianesimo. La sua consolazione si risolve non con l'astensione, ma tramite l'empatia e l'impegno contro la sofferenza e le ingiustizie.[1]

Ma l'autore di Estudios de Filosofía y Teología Natural (1895-1899); El mundo como actividad intelectual (1905); A finalidade do mundo (1905); El mundo interior (1914) risultò significativo soprattutto per aver focalizzato in un nitido pensiero filosofico i motivi vari che animavano la poetica del Simbolismo, avendo nella storia della poesia brasiliana un ruolo che richiama quello di Henri Bergson.[2]

L'influenza dello spiritualismo di Farias Brito agì anche sul movimento modernista.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Estudios de Filosofía y Teología Natural (1895-1899);
  • El mundo como actividad intelectual (1905);
  • A finalidade do mundo (1905);
  • El mundo interior (1914).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (PT) Raimundo de Farias Brito, su buscabiografias.com. URL consultato il 30 giugno 2021.
  2. ^ a b c d e Farias Brito, Raimundo de, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 455.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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