Quaderni russi

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Quaderni russi
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
AutoreIgort
EditoreMondadori
Collana 1ª ed.Strade blu
1ª edizione2011
Albiunico

Quaderni russi è il titolo di un romanzo grafico[1] del 2011 dell'autore italiano Igort, che ne ha curato testi e disegni.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

La prima edizione, che reca il sottotitolo La guerra dimenticata del Caucaso, apparve nel 2011 nella collana Strade Blu di Arnoldo Mondadori Editore. Nel 2014 uscì un'edizione riveduta e ampliata per la Coconino Press, nella collana Dokumenta, con il nuovo sottotitolo Sulle tracce di Anna Politkovskaja, poi ristampata nel 2021 dalla casa editrice Oblomov.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

L'autore ripercorre le vicende degli ultimi anni di Anna Politkovskaja, giornalista russa assassinata nel 2006 per le sue inchieste scomode sulle atrocità commesse durante la guerra in Cecenia. Si reca a Mosca per vedere i posti dove visse e incontrare i suoi collaboratori. A Parigi intervista Galina Ackerman, amica e traduttrice dei suoi libri in francese.

L'autore traduce quindi in immagini sequenziali i racconti e le testimonianze raccolte da Anna, sia quelli provenienti da militari russi che quelli da civili ceceni. Traccia un parallelismo con lo sterminio dei kulaki nel periodo tra le due guerre mondiali e cerca di comprendere dove risieda la capacità del popolo russo di sopportare tante privazioni e tirannie, citando la tesi del mistico ucraino Paissij Velichkovskij[2] che questa risieda nella fede ortodossa.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Igort, Quaderni russi: La guerra dimenticata del Caucaso, collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2011, ISBN 978-88-04-61379-4.
  • Igort, Quaderni russi: Sulle tracce di Anna Politkovskaja, collana Dokumenta, Bologna, Coconino Press, 2015, ISBN 978-88-7618-280-8.
  • Igort, Quaderni russi: Sulle tracce di Anna Politkovskaja, collana Herriman, Quartu Sant'Elena, Oblomov, 2021, ISBN 978-88-314-5918-1.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le edizioni Mondadori e Coconino recano in copertina lo strillo Un reportage disegnato.
  2. ^ Traslitterazione usata nel testo.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]