Pseudomys gouldii

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Topo australiano di Gould
Stato di conservazione
Estinto[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Pseudomys
Specie P.gouldii
Nomenclatura binomiale
Pseudomys gouldii
Waterhouse, 1839
Sinonimi

P.rawlinnae

Il topo australiano di Gould (Pseudomys gouldii Waterhouse, 1839) è un roditore della famiglia dei Muridi vissuto nell'Australia continentale in epoca recente e probabilmente sopravvissuto in alcune piccole isole della Baia degli Squali.[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 100 e 120 mm, la lunghezza della coda tra 90 e 100 mm, la lunghezza del piede tra 25 e 27 mm, la lunghezza delle orecchie tra 16 e 18 mm e un peso fino a 50 g.[4]
Le parti ventrali sono grigio chiaro. Le mani e i piedi sono bianchi. La coda è più corta della testa e del corpo, Sono presenti 13 anelli di scaglie.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è vissuta in epoca storica nell'Australia Occidentale sud-occidentale , Australia Meridionale orientale e Nuovo Galles del Sud. Recenti studi filogenentici hanno rivelato che la popolazione di topi del genere Pseudomys, finora classificata come specie a parte, sia in realtà appartenente a questa specie.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che nessun individuo è stato più osservato dal 1856-1857, classifica P.gouldii come specie estinta (EX).[1] Le recenti scoperte necessitano tuttavia una revisione dello status.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Baillie, J.E.M. 2008, Pseudomys gouldii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ https://www.pnas.org/content/118/27/e2021390118 Archiviato il 27 gennaio 2022 in Internet Archive. Museum genomics reveals the rapid decline and extinction of Australian rodents since European settlement, Roycroft & al., 2021]
  3. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pseudomys gouldii, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  4. ^ Menkhorst & Knight, 2001.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Menkhorst & Frank Knight, A Field Guide to the Mammals of Australia, Oxford University Press, USA, 2001, ISBN 9780195508703.

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