Progetto:WikiAfrica/Share Your Knowledge/Smithsonian Institution Archives

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Collaborazione tra Smithsonian Institution Archives e Wikimedia

Questa pagina ha lo scopo di presentare una sintesi dei risultati del caso di collaborazione con gli Smithsonian Institution Archives come esempio di progetto di cooperazione tra enti culturali internazionali e Wikimedia. In particolare, questa pagina mostra i risultati dell'iniziativa pilota "Share Your Knowledge" 2011-2012 (nel testo anche SYK), che contribuisce al Progetto WikiAfrica con il coinvolgimento di centri di ricerca e documentazione, enti di cooperazione internazionale e archivi.

Smithsonian Institution Archives
Tipologia archivio
Data inizio 2012
Referente Effie Kapsalis - New Media Coordinator e Sara Snyder - Webmaster, Archives of American Art
Indirizzo Washington, USA
Contributi immagini
Progetti Wikimedia Commons
Licenza SIA-no_known_copyright_restrictions
Sito http://siarchives.si.edu/
Template commons:Template:WikiAfrica/SIA
Caso studio Wikipedia Erica Litrenta (dicembre 2012)


Questa foto è utilizzata in fr:Raymond Dart.

Gli Smithsonian Institution Archives (SIA) sono gli archivi della Smithsonian Institution. La struttura si trova a Washington, USA e mantiene gli archivi relativi alla storia di persone, musei, gallerie, parco zoologico e aree di ricerca appartenenti allo Smithsonian.

Storia della collaborazione[modifica wikitesto]

Gli Archives non sono affatto nuovi alle collaborazioni con Wikimedia. Quest'anno hanno ospitato Sarah Stierch come Wikipediana in residenza da marzo a giugno; sempre Sarah aveva ricoperto il medesimo ruolo presso gli Archives of American Art nel 2011. Dal primo incontro nel 2010 con alcuni soci del Wikimedia DC Chapter, centinaia di membri dello staff dello Smithsonian hanno ricevuto un'intensiva formazione wikipediana (alcuni sono anche diventati bravi contributori), diversi eventi sono stati organizzati (ad es., edit-a-thon) e numerosi volontari sono stati coinvolti soprattutto nella scrittura di voci sulla Wikipedia in inglese. Il progetto WikiAfrica/Share Your Knowledge è riuscito a coinvolgere anche gli Archives, così come aveva fatto con altri enti internazionali come The National Archives Uk, il Brooklyn Museum o il Tropenmuseum, e anche grazie alla mediazione di Sarah.

Inserimento dei contenuti sui siti della Wikimedia Foundation e analisi[modifica wikitesto]

Gli Archivi hanno dunque permesso l'importazione di oltre 70 immagini di loro proprietà, soprattutto fotografie d'epoca da scenari africani o di mostre del secolo scorso, caricate dal tutor di WikiAfrica Michele Casanova nell'ottobre 2012.

La storia dietro l'immagine: Henry[modifica wikitesto]

Apparentemente l'enorme, maestoso elefante di quattro metri che accoglie i visitatori nella rotonda del National Museum of Natural History si chiama Henry, anche se è forse più noto come the Fénykövi Elephant. Questo nome deriva da Josef J. Fénykövi, che lo uccise durante una spedizione apposita nel 1955. La pelle, del peso di poco meno di 2 tonnellate, arrivò l'anno dopo allo Smithsonian, dove gli imbalsamatori la modellarono intorno ad un'anima di argilla di 5 tonnellate, usando le indicazioni che lo stesso cacciatore ungherese aveva annotato in questa immagine.

La storia dietro l'immagine: Theodore Roosevelt[modifica wikitesto]

Probabilmente in pochi ricorderanno che nel marzo 1909 il 26° presidente statunitense e premio Nobel per la pace Teddy Roosevelt, al termine del suo mandato presidenziale, lasciò New York per un safari nell'Africa orientale e centrale, toccando i Paesi che ora conosciamo con i nomi di Kenya, Congo e Sudan. L'obiettivo della spedizione era quello di raccogliere esemplari di fauna per la Smithsonian Institution e per l'American Museum of Natural History[1]. Roosevelt e il suo gruppo intrappolarono o uccisero oltre undicimila animali, dagli insetti alle talpe, dagli ippopotami agli elefanti, tra cui oltre 500 animali di caccia grossa, compresi sei rari rinoceronti bianchi. A centinaia furono spediti a Washington, così tanti che ci vollero anni prima di poterli imbalsamare tutti, e che lo Smithsonian condivise con altri musei gli esemplari che risultarono doppi. Roosevelt, appassionato di storia naturale sin dall'infanzia, descrisse poi la sua esperienza nei dettagli nel libro African Game Trails, nel quale narrò dell'eccitazione della caccia, delle persone che incontrò, della flora e della fauna che raccolse in nome della scienza.

  1. ^ Roosevelt African Expedition Collects for SI, su siarchives.si.edu, Smithsonian Institution Archives. URL consultato il 10 April 2012.

Immagini prodotte[modifica wikitesto]

Versione in inglese[modifica wikitesto]

Pagine correlate[modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica wikitesto]

Materiali d'interesse africano di altre istituzioni Smithsonian: