Prisco Palumbo

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Prisco Palumbo
NascitaNocera Inferiore, 1º settembre 1952
MorteRoma, 14 dicembre 1976
Cause della morteattentato
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Corpo delle guardie di pubblica sicurezza
Anni di servizio1971-1976
GradoAgente
DecorazioniMedaglia d'oro al merito civile
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Prisco Palumbo (Nocera Inferiore, 1º settembre 1952Roma, 14 dicembre 1976) è stato un poliziotto italiano, medaglia d'oro al Merito Civile alla memoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prisco entra in Polizia a diciannove anni. Nel 1971 si trasferisce a Trieste dove frequenta la Scuola Allievi.

Ancora molto giovane viene assegnato a Caserta dove rimane pochissimo. Viene, infatti, trasferito alla Questura di Roma dove la sua vita si interromperà il 14 dicembre 1976.

Prisco sta guidando l'auto di scorta del vicequestore Alfonso Noce, responsabile per il Lazio del nucleo antiterrorismo. L'auto viene assalita da alcuni terroristi dei Nuclei Armati Proletari appostati in un furgone. I nappisti scendono dall'automezzo e danno vita ad un conflitto a fuoco. Un colpo di mitra raggiunge la tempia di Palumbo. L'agente muore mentre è ancora al volante dell'auto. I poliziotti rispondono al fuoco. Nello scontro perde la vita anche il terrorista Martino Zicchitella. Restano, invece, feriti il vicequestore Noce e un altro agente della sua scorta.

La Digos di Roma, a conclusione di serrate indagini, riesce ad identificare e poi individuare alcuni dei responsabili dell'agguato, facenti capo al "Nucleo armato 29 ottobre", tra essi: Raffaele Piccinino, Ernesto Grasso, Sebastiano Cerullo e Giovanni Gentile Schiavone, che vengono arrestati e, in seguito, condannati all'ergastolo.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«In servizio di scorta ad un dirigente dell’antiterrorismo veniva raggiunto, mentre era al posto di guida della propria autovettura, da una raffica di mitra sparatagli contro in un vile e proditorio agguato, sacrificando la giovane vita ai più nobili ideali di coraggio e di spirito di servizio. 14 dicembre 1976 - Roma»
— 12 maggio 2004[1]
Medaglia d'oro di vittima del terrorismo - nastrino per uniforme ordinaria
«Per gli alti valori morali espressi nell'attività prestata presso l'Amministrazione di appartenenza nell'evento occorso in Roma il 14 dicembre 1976 quando rimase ucciso durante un servizio di scorta da una raffica di mitra sparata da un commando di terroristi. Per l'evento verificatosi in Roma il 14 dicembre 1976»
— 21 aprile 2010[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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