Portale:L'Aquila/Personalità/Buccio di Ranallo

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La cosiddetta "casa di Buccio di Ranallo" in via Accursio, all'Aquila.

Buccio (L'Aquila, 1294 circa – L'Aquila, 1363), meglio conosciuto con il patronimico come Buccio di Ranallo, è stato un poeta e scrittore italiano in lingua volgare, per alcuni anche giullare, conosciuto principalmente come precursore del filone letterario delle cronache aquilane, che ebbe un notevole seguito grazie a una folta schiera di suoi epigoni e imitatori.

Le fonti che parlano della vita di Buccio sono molto scarse: la maggior parte delle informazioni, infatti, ci viene da pochi documenti notarili (di cui sono uno completo) e principalmente dalle sue stesse opere; poche sono invece le notizie giunteci da fonti antiche a lui successive, che ne parlano principalmente solo in maniera nominale.

Buccio di Ranallo è autore di La leggenda di Santa Caterina d'Alessandria (1330), a cui forse si aggiungono altri componimenti dello stesso genere come quelli di San Gregorio, San Giuliano spedaliere e del Transito della Madonna e anche alcuni testi passionali giunti frammentari; la sua opera principale è però la Cronica, appunto una cronaca, in forma di poema in versi, sulla storia dell'Aquila, dalle vicende che portarono alla sua fondazione, datata da Buccio stesso nel 1254, al 1362.

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