Portale:Antica Grecia/Scultura

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Scultura greca
Hermes con il piccolo Dioniso, opera di Prassitele, nel Museo Archeologico di Olimpia.

La scultura è probabilmente l'aspetto più conosciuto dell'arte greca, quello che per un contemporaneo meglio esprime il bello ideale e la perfezione plastica.

Solo una piccola parte della produzione scultorea greca è giunta fino a noi. Molti dei capolavori descritti dalla letteratura antica sono ormai perduti o gravemente mutilati, e la stragrande maggioranza e in particolare le statue in bronzo, il cui materiale era più facilmente riutilizzabile, ci è conosciuta solo da copie di epoca romana, più o meno fedelmente riprodotte. Infine la nostra visione della scultura antica è distorta, poiché ritrovamenti e studi scientifici hanno dimostrato come la policromia di statue e architetture fosse una caratteristica imprescindibile delle opere, ma solo in rarissimi casi essa si è preservata fino a noi.

Tradizionalmente si distinguono nella scultura greca cinque periodi: il periodo dedalico (VII secolo a.C.), il periodo arcaico (VI secolo a.C., fino al 480 a.C., distruzione da parte dei Persiani delle mura dell'Acropoli di Atene), il primo periodo classico (V secolo a.C.), rappresentato da scultori quali Fidia, Mirone e Policleto, il periodo tardo classico (IV secolo a.C., fino al 323 a.C., morte di Alessandro Magno), rappresentato da Prassitele, Skopas e Lisippo ed il periodo ellenistico (dalla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. alla conquista romana del 146 a.C.).