Porta di Písek

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Porta di Písek
Písecka brána
Mura mariane di Praga
La porta vista dall'esterno
Stato attualeBandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
RegionePraga 6
CittàPraga
Coordinate50°05′42″N 14°24′20″E / 50.095°N 14.405556°E50.095; 14.405556
Informazioni generali
Stilebarocco
Inizio costruzione1721
CostruttoreGiovanni Battista Alliprandi
Condizione attualerestaurato
Visitabilesi
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

La Porta di Písek (Písecká brána, anche nota come Porta Bruska o Bruská brána) è una porta di accesso alla città di Praga attraverso le fortificazioni barocche note come Mura di Maria.[1][2] Si trova in mezzo ai baluardi di Santa Ludmilla e San Giorgio, nel distretto di Praga 6, nei pressi della stazione della metropolitana Hradčanská e della residenza estiva della regina Anna.[1][2] Ad oggi è una delle quattro porte cittadine, facenti parte delle mura moderne, a non essere stata demolita. Data la sua importanza storica, è stata considerata un monumento cittadino e bene protetto (codice n°44513/1-482).[1]

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal villaggio medievale di Písek[1], parola che in ceco significa "sabbia". In effetti questo insediamento sorgeva su una sponda sabbiosa della Moldava (vicino all'odierno ponte Mánes), prima della graduale demolizione (1620-1623) per lasciare spazio al Palazzo Wallenstein.[1] In epoca medievale si accedeva a Písek passando attraverso una porta, poi demolita per non ostacolare l'espansione cittadina.[3] Non bisogna, dunque, confondersi con il paese di Písek nella Boemia Meridionale.

Il nome alternativo e colloquiale è Porta Bruská, dove Bruská è l'aggettivo che si riferisce al ruscello Brusnice (in passato detto, appunto, Bruska), un piccolo tributario della Moldava nella Città Piccola di Praga.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Porta di Písek fu costruita nel 1721 dall'architetto italiano Giovanni Battista Alliprandi, seguendo il progetto di František Vogot ed incuneandola tra i bastioni di San Giorgio e Santa Ludmilla.[1] Sul versante esterno alla città sono presenti degli stemmi militari scolpiti per intimorire gli avventori.[5]

Nel 1741, durante la guerra di successione austriaca, il re dei cechi Carlo VII di Baviera giunse a Praga passando attraverso questa porta, dal momento che era protetta da semplici cittadini e studenti inesperti, una debolissima guarnigione.[1] Oltre la porta si intersecavano numerose strade, alcune delle quali hanno mantenuto a grandi linee lo stesso tracciato tuttora. Si trattava, quindi, di uno snodo importante per muoversi all'interno di Praga e da/verso gli altri villaggi.[4]

Curiosamente, questa porta e tante altre della città, almeno fino a metà Ottocento, chiudevano alle nove di sera, costringendo i ritardatari a pagare una multa per entrare in città.[6]

L'importanza di questa struttura crebbe intorno al 1830-1831, quando nei pressi giunsero i binari della prima stazione ferroviaria cittadina.[7] Ben presto, però, l'espansione urbana costrinse alla demolizione delle mura mariane, ormai desuete e prive di scopi bellici funzionali.[4] Nel 1898 le ali laterali della Porta di Písek furono abbattute, ma il resto dell'edificio fu preservato grazie alla tenacia di alcuni cittadini, intenzionati a difendere le "antichità" di Praga e a conservarne l'aspetto più tradizionale. Tramite una serie di petizioni e battaglie legali, nel 1903 riuscirono a salvaguardare la porta, lasciando che soltanto una parte della struttura venisse ripensata per far fronte al crescente traffico di veicoli.[8]

Dopo un periodo di incuria e a seguito dei danni riportati dalla città durante la Seconda guerra mondiale, la porta necessitò di restauri e ricostruzioni, eseguiti dal 2000 al 2002 e nuovamente nel 2014 per ripristinarne l'aspetto originale. Il terreno intorno fu scavato per riportare in superficie i resti della struttura originale.[9]

Al giorno d'oggi in questo edificio si trovano una galleria d'arte e un caffè ed è una location per molti matrimoni.[2][10] Dal 2019, infine, è presenta una scultura ad opera dell'artista Martina Hozová.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (CS) STRUČNÁ HISTORIE [Breve storia], su www.piseckabrana.cz. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  2. ^ a b c Písecká brána [Porta di Písek], su Prague.eu, 2023. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  3. ^ (CS) Integrovaný informační systém archeologických pramenů Prahy, su www.praha-archeologicka.cz. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  4. ^ a b c (CS) Jan Herain, Brána Písecká či Bruská na Malé Straně v Praze [La Porta di Pisek o Bruska nella Città Piccola di Praga], su www.digitalniknihovna.cz, 1905. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  5. ^ Mark Baker e Neil Wilson, Praga, EDT srl, 23 maggio 2018, ISBN 978-88-592-4784-5. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  6. ^ Tour di Praga per cittadini italiani, su www.facebook.com. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  7. ^ (EN) The Sand Gate, su Livingprague.com. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  8. ^ (CS) Barokní opevnění, Praha, su GEMA ART International s.r.o., 16 giugno 2017. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  9. ^ Rekonstrukce Písecké brány, su www.piseckabrana.cz. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  10. ^ Pisecka Brana, Gate to the City of Prague, su PragueWise. URL consultato il 19 gennaio 2023.

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