Ponte strallato di Porto Marghera

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Ponte strallato di Porto Marghera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMarghera (Venezia)
AttraversaCanale Industriale Ovest
fascio ferroviario di Porto Marghera
Coordinate45°28′22.02″N 12°14′14.38″E / 45.472783°N 12.237328°E45.472783; 12.237328
Dati tecnici
Tipoponte strallato
Materialeacciaio e calcestruzzo
Lunghezza425 m
Luce max.105+126 m
Larghezza27,70 m
Altezza75,4 m
Carreggiate2
Corsie4
Realizzazione
ProgettistaJean Muller International (JMI)
Costruzione2002-2005
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte strallato di Porto Marghera è un'infrastruttura stradale che attraversa il Canale Industriale Ovest e il fascio ferroviario che serve il polo industriale di Porto Marghera, giungendo al molo "A" dell'isola portuale del porto commerciale di Venezia.

Il ponte strallato si caratterizza esteticamente per un'insolita struttura ad andamento curvilineo, sostenuta da un alto pilone controinclinato ed è stato definito come un simbolo della riqualificazione dell'area industriale di Marghera[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 l'autorità portuale di Venezia emanò un bando internazionale di progettazione per realizzare un collegamento che unisse le grandi arterie stradali del polo industriale di Porto Marghera, ovvero via del Commercio e via dell'Azoto con via dell'Elettricità[2].

Il progetto, vinto dallo studio parigino Jean Muller International (JMI), è stato esposto alla mostra "Venezia: la nuova architettura", organizzata nel 1999 dalla fondazione Giorgio Cini sull'isola di San Giorgio Maggiore[3].

Nel 2002 la realizzazione del ponte strallato venne finalmente appaltata, i cui lavori si conclusero all'inizio del 2006 con una spesa di circa 20 milioni di euro[4]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte strallato è sorretto da un unico pilone centrale di cemento armato precompresso alto 75,4 metri, realizzato in alveo nel mezzo della darsena del Canale Industriale Ovest e con un'inclinazione di circa 19° dall'asse.

L'impalcato unico, realizzato in acciaio Corten autopatinante per resistere alla salsedine e all'ambiente industriale, ha un complesso andamento curvilineo, con un raggio di curvatura di 175 metri, una parte aerea che si sviluppa per una lunghezza totale di 425 metri, con 18 stralli d'acciaio inguainati dislocati nei 231 metri centrali alla distanza di 10,5 metri uno dall'altro. Le due campate sono lunghe 105 e 126 metri e sono sostenute da nove stralli ognuna[5]. Ogni strallo d'acciaio è composto da un numero variabile di trefoli galvanizzati (da 41 a 82, con un diametro variabile da 200 a 350 mm) e può sopportare un peso fino a 740 tonnellate. Complessivamente sono stati utilizzate 4.170 tonnellate di acciaio[6].

Il traffico veicolare avviene su una doppia carreggiata a due corsie, per una larghezza totale di 27,70 metri, con rampe di accesso realizzate in terra armata.

Fin dalla costruzione, l'intera infrastruttura è stata oggetto di un monitoraggio scientifico sulla dinamica con uso di sensori a fibra ottica di tecnologia SOFO[7][5]. Le misurazioni di vibrazione ambientale sono state realizzate nel 2006, 2010 e 2011 e hanno constatato alcuni effetti di lungo periodo, tra cui una variazione del periodo naturale di vibrazione di alcuni stralli che conferma una variazione di tensione degli stessi[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il ponte strallato della nuova Marghera, in La Nuova di Venezia e Mestre, 31 marzo 2006.
  2. ^ Vittorio Baroni, Il ponte strallato di Porto Marghera, Canale Ovest, su Viva Marghera, 21 luglio 2009 (archiviato il 2 maggio 2017).
  3. ^ Ponte strallato di Porto Marghera (VE), su Studio Novarin (archiviato il 2 maggio 2017).
  4. ^ Elisa Tubaro, La nuova Marghera del ponte strallato [collegamento interrotto], in Gente Veneta, 16 febbraio 2016.
  5. ^ a b Alessandro Torre, Andrea Del Grosso e Giorgio Brunetti, Sistema di Monitoraggio di un Ponte Strallato nel Porto di Venezia (PDF).
  6. ^ (EN) Port of Venice Bridge, su structurae.net.
  7. ^ Monitoraggio a lungo termine e interpretazione dei dati del ponte strallato del porto commerciale di Venezia (PDF), in Giornale IUAV, n. 71, Università IUAV di Venezia, 11-12 novembre 2009, p. 4.
  8. ^ Ponte del porto commerciale (2006-2011), Marghera (VE), su Bolina Ingegneria. URL consultato il 2 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario De Miranda, La realizzazione del ponte strallato del Porto Commerciale di Venezia, in Strade e Autostrade, n. 64, luglio 2007, p. 11.
  • (EN) Mario De Miranda e Elena Gnecchi-Ruscone, Construction of the Cable-Stayed Bridge in the Commercial Port of Venice, Italy, in Structural Engineering International, n. 1, febbraio 2010, p. 20.
  • Carmelo Gentile e Enzo Siviero, Indagini dinamiche in condizioni operative del nuovo ponte strallato sul porto commerciale di Marghera, in Atti del Convegno "Sperimentazione su materiali e strutture", 2006, pp. 632-641.
  • (EN) Marco Novarin, Enzo Siviero e Alberto Novarin, The Venice commercial port bridge presented at Steelbridge 2004, Millau, 23-25 giugno 2004.
  • Alessandro Torre, Andrea Del Grosso e Giorgio Brunetti, Sistema di Monitoraggio di un Ponte Strallato nel Porto di Venezia (PDF).
  • (EN) Tobia Zordan e Bruno Brigidella, Finite Element Modelling of a Curved Deck Cable Stayed Bridge in Venice from Operational Modal Analysis presented at 17th IABSE Congress, in Creating and Renewing Urban Structures – Tall Buildings, Bridges and Infrastructure, Chicago, 17-19 settembre 2008.

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