Platypittamys brachyodon

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Platypittamys
Immagine di Platypittamys brachyodon mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Hystricomorpha
Superfamiglia Octodontoidea
Famiglia Acaremyidae
Genere Platypittamys
Specie P. brachyodon

Il platipittamio (Platypittamys brachyodon) è un roditore estinto, appartenente agli octodontoidi. Visse nell'Oligocene superiore (circa 28 - 24 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere di piccole dimensioni, e non doveva superare i 30 centimetri di lunghezza (coda compresa). L'aspetto doveva essere abbastanza simile a quello dell'attuale degu (Octodon degus). Era caratterizzato da premolari e molari a corona bassa (brachiodonti, come indica anche l'epiteto specifico). I molari inferiori erano dotati di una seconda sinclinale poco profonda e si consumavano velocemente a causa dell'usura. I premolari erano più semplici di quelli dei porcospini americani come l'ursone (Erethizon dorsatum). Il massetere non penetrava nel canale suborbitale.

Le mani e i piedi erano pentadattili, e le ossa delle zampe indicano che questo animale era un roditore terricolo piuttosto veloce. La coda era molto lunga e piuttosto sottile.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Platypittamys brachyodon venne descritto per la prima volta nel 1949 da A. E. Wood, sulla base di resti fossili ben conservati e completi, ritrovati nella zona nota come Crater Lake Beds o Scarritt Pocket, nella provincia di Chubut in Argentina; l'arenaria vulcanoclastica ha permesso una notevole abbondanza di resti fossili di questo roditore, e ha restituito anche i fossili del caratteristico notoungulato Scarrittia. Platypittamys è stato inizialmente avvicinato agli eretizontidi, i porcospini americani; successive analisi hanno indicato che la sottofamiglia a cui apparteneva Platypittamys (Acaremyinae) era in realtà distinta dagli eretizontidi, ed era da classificare come famiglia a sé stante (Acaremyidae), pur nell'ambito del gruppo degli Octodontoidea.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. E. Wood. 1949. A new Oligocene rodent genus from Patagonia. American Museum Novitates, 1435:1-54.
  • A. E. Wood and B. Patterson. 1959. The rodents of the Deseadan Oligocene of Patagonia and the beginnings of South American rodent evolution. Bulletin of the Museum of Comparative Zoology, 120:279-428.
  • M. Arnal and M. G. Vucetich. 2015. Main radiation events in Pan-Octodontoidea (Rodentia, Caviomorpha). Zoological Journal of the Linnean Society, 175:587-606.