Plaça de Francesc Macià

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Plaça de Francesc Macià
Parte nord-ovest di Plaça de Francesc Macià
Localizzazione
StatoBandiera della Spagna Spagna
CittàBarcellona
DistrettoEixample
Informazioni generali
TipoPiazza
Intitolazionea Francesc Macià i Llussà
Collegamenti
IntersezioniAvinguda Diagonal, Avinguda Pau Casals, Avinguda de Josep Tarradellas, Carrer del Comte d'Urgell
Mappa
Map
Coordinate: 41°23′33.8″N 2°08′40.28″E / 41.392722°N 2.144522°E41.392722; 2.144522

Plaça de Francesc Macià è una piazza di Barcellona, tra le più trafficate della città, che si trova in uno dei punti di accesso chiave al capoluogo catalano davanti a una serie di grandi edifici per uffici su Avinguda Diagonal. Nella piazza scorrono anche altre strade come Carrer Josep Tarradellas, Carrer Comte d'Urgell o Avinguda de Pau Casals. La parte centrale, non accessibile, contiene un piccolo stagno a forma di Minorca, l'isola dove è nato l'architetto che ha progettato la piazza, Nicolau Maria Rubió i Tudurí. Sulla piazza si trova anche una scultura femminile chiamata Joventut, disegnata da Josep Manuel Benedicto nel 1953.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La piazza è stata progettata dall'architetto minorchino Nicolau Maria Rubió i Tudurí all'inizio degli anni '30 del Novecento. Nel tempo è stata ribattezzata con diversi nomi, fino ad assumere quello attuale a partire dal 20 dicembre 1979, nominata così in onore dell'ex presidente della Generalitat de Catalunya Francesc Macià i Llussà.

Nel 1932 la piazza venne dedicata ad Alcalá Zamora, presidente della Seconda Repubblica spagnola, poi nel 1936 fu ribattezzata in Germans Badia, in ricordo di Josep e Miquel Badia, assassinati dalla FAI il 28 aprile dello stesso anno.[1] Nel 1939 venne poi ribattezzata in onore del politico Calvo Sotelo, fondatore della coalizione monarchica Bloque Nacional assassinato a Madrid nel 1936.[2]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il 28 aprile 1936, uomini armati della FAI uccisero il politico catalano Miquel Badia i Capell e suo fratello Josep come rappresaglia per la campagna contro la guerra che stavano portando avanti.
  2. ^ (ES) Morales, Tomàs de, Oxford University Press, 31 ottobre 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]