Pithecia aequatorialis

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Pitecia equatoriale
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Haplorrhini
Infraordine Simiiformes
Parvordine Platyrrhini
Famiglia Pitheciidae
Sottofamiglia Pitheciinae
Genere Pithecia
Specie P. aequatorialis
Nomenclatura binomiale
Pithecia aequatorialis
Hershkovitz, 1987

La pitecia equatoriale o pitecia dalla barba rossa (Pithecia aequatorialis Hershkovitz, 1987) è un primate platirrino della famiglia dei Pitecidi.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Vive nella zona di foresta pluviale pedemontana ad est delle Ande, fra Ecuador e Perù orientali.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Misura circa 80 cm di lunghezza, dei quali la metà spetta alla coda, che non è prensile ed è ricoperta di pelo. Quest'ultimo è lungo e setoloso, grigio-nerastro su tutto il corpo: nelle femmine la faccia presenta fronte giallastra e due mustacchi di pelo rado e bianco che partono dai lati delle narici e scendono fino agli angoli della bocca, mentre nei maschi è presente una rada barbetta rossiccia (dalla quale deriva il nome comune della specie) che si estende fino alla gola.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di animali diurni ed arboricoli: vivono primariamente in gruppetti familiari di 2-9 esemplari, formati da una coppia riproduttrice coi propri cuccioli ancora immaturi sessualmente, ma è stato ipotizzato che tali gruppi, così come succede in altre specie di pitecidi, siano a loro volta subunità di gruppi più grandi.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Hanno dieta essenzialmente frugivora: grazie ai robusti canini ed incisivi, riesce a scalfire facilmente il duro pericarpo dei frutti ancora acerbi, per potersi così cibare della polpa e dei semi di questi ultimi. La dieta di questi animali, tuttavia, include anche foglie, fiori ed occasionalmente proteine di origine animale, come insetti (specialmente formiche) e piccoli vertebrati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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