Pieve di San Michele Arcangelo (Santarcangelo di Romagna)

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Pieve di San Michele Arcangelo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàSantarcangelo di Romagna
Indirizzovia La Pieve 81 ‒ Sant'Arcangelo di Romagna (RN)
Coordinate44°03′24″N 12°26′30.71″E / 44.056666°N 12.441864°E44.056666; 12.441864
Religionecattolica
TitolareMaria Assunta
Diocesi Rimini
Stile architettonicobizantino

La pieve di San Michele Arcangelo è una pieve bizantina risalente al VI secolo, situata a Santarcangelo di Romagna e dedicata a Maria Assunta; è considerata la chiesa più antica del riminese ancora esistente[1][2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La facciata con l'ingresso posto nel campanile

Da recenti scavi sembra la pieve stata edificata su un edificio absidato più antico, probabilmente un tempio pagano[3]. L'edificio è stato costruito nel VI secolo da maestranze bizantine, su modello delle chiese ravennati bizantine di età giustinianea[1]. Questo fatto non è strano, in quanto all'epoca Rimini era parte della pentapoli bizantina, e la chiesa di Ravenna godeva di ampi possedimenti tra Emilia-Romagna e Marche[4]. Nel IX-XX secolo era attestata con l'agiotoponimo di: basilica Sancti Archangeli fundata in loco qui dicitur Acervulis (basilica di Sant'Arcangelo fondata nel luogo detto Acervoli o Acerboli). Acervulis deriva dal latino Acervus, ossia mucchio di mattoni, e richiamava la presenza in zona di fornaci per la fabbricazione di mattoni. Il campanile è del XII-XIII secolo[5]. Cadde in declino a partire dal XVIII secolo, ossia dalla costruzione della chiesa collegiata di San Michele Arcangelo che assorbì tutti i beni della pieve[2]. L'edificio è stato restaurato nel 1912[6].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'esterno è in mattoni sottili, caratteristica comune alle chiese ravennati. La facciata è caratterizzata dalla presenza, al centro, del campanile di epoca successiva[3]. Nel campanile vi è l'entrata principale, unica rimasta delle originali sette[3]. L'abside, esternamente poligonale, è sovradimensionato rispetto all'edificio, probabilmente perché ingloba i resti del precedente edificio pagano[3]. L'interno, a navata unica, è stato spogliato del pavimento musivo e delle decorazioni marmoree, di cui sopravvivono solo alcuni frammenti[5]. L'uso continuato nel tempo è testimoniato da reperti di varie epoche. L'altare poggia su un cippo altomedievale, scolpito con decorazioni fitomorfe, tralci di foglie, e zoomorfe, un uccello rapace che artiglia e solleva un piccolo quadrupede[5]. L'originale Crocifisso trecentesco è stato spostato nella collegiata, mentre è ancora visibile un affresco staccato del XV secolo, raffigurante san Sebastiano[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Pieve di San Michele Arcangelo, su lavalmarecchia.it. URL consultato il 7 settembre 2016.
  2. ^ a b Pieve di San Michele Arcangelo, su iatsantarcangelo.com. URL consultato il 7 settembre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2016).
  3. ^ a b c d Pieve di San Michele Arcangelo, su santarcangelodiromagna.info. URL consultato il 7 settembre 2016.
  4. ^ Giovetti 2005, p. 80.
  5. ^ a b c d Pieve di San Michele Arcangelo, su rimini.com. URL consultato il 7 settembre 2016.
  6. ^ Barbara Vernia, Santarcangelo - Pieve di S. Michele Arcangelo, su emiliaromagna.beniculturali.it. URL consultato il 7 settembre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paola Giovetti, Le vie dell'arcangelo. Tradizioni, culto, presenza dell'arcangelo Michele, Edizioni Mediterranee, 2005, ISBN 9788827217696.
  • Karin Bull Simonsen, La Pieve di S. Michele in Acervulis, in Santarcangelo di Romagna, Roma, "L'Erma" di Bretschneide, 1967.

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