Pietro Selvatico

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Pietro Selvatico Estense (Padova, 27 aprile 1803Padova, 26 febbraio 1880) è stato un architetto, critico d'arte e storico dell'arte italiano.

La cappella funeraria di Villa Pisani a Vescovana, in provincia di Padova

Biografia

Studiò a Padova giurisprudenza, per poi dedicarsi all'architettura, sotto la guida di Giuseppe Jappelli.

Ha progettato chiese e restauri di chiese in Veneto e nel Trentino, ma è noto soprattutto per la critica e storia dell'arte, la storia e teoria del restauro, la ricognizione dei beni artistici. Dal 1849 insegnò estetica e storia dell'architettura all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Presiedette la commissione imperiale per la conservazione dei Monumenti artistici e storici delle provincie venete e spese ogni energia per la conservazione degli affreschi giotteschi nella cappella degli Scrovegni e per la valorizzazione dei beni artistici della sua città. Nel 1867 fondò l'Istituto d'Arte di Padova.

Ebbe un ruolo di primo piano nel dibattito che fece da sfondo al concorso per la facciata di Santa Maria del Fiore, a Firenze; in proposito, contribuì in maniera determinante all'affermazione del disegno tricuspidale di Emilio De Fabris e influenzò notevolmente la genesi del progetto definitivo.[1]

Opere

Grande sostenitore dello stile neogotico applicato alle architetture religiose, fra le sue opere si ricordano la nuova facciata della chiesa di San Pietro a Trento e la cappella funeraria di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin a Vescovana, in provincia di Padova.

Note

  1. ^ C. Cresti, M. Cozzi, G. Carapelli, Il Duomo di Firenze 1822-1887. L'avventura della facciata, Firenze 1987.

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