Pierre Brissaud

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I fiori di Silvia, 1920

Pierre Brissaud (Parigi, 23 dicembre 1885Parigi, 17 ottobre 1964) è stato un pittore e illustratore francese. Fu un noto disegnatore di moda.

Stilisticamente Brissaud fu un esponente dell'Art déco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pierre Brissaud nacque a Parigi, figlio di Édouard Brissaud, medico neurologo. Dopo gli studi primari la famiglia lo indusse a studiare arte, come aveva fatto per suo fratello maggiore Jacques. Pierre si iscrisse quindi all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi, indirizzandosi alla carriera di pittore. Entrò subito nell'atelier di Fernand Cormon e fu suo allievo. Anche lo zio di Pierre, Louis-Maurice Boutet de Monvel, era pittore.

Nel 1907, Brissaud espose per la prima volta al Salon degli indipendenti e al Salon d'autunno di Parigi. Dal novembre del 1912, a 26 anni, fu assunto dalla "Gazette du Bon Ton" come disegnatore di moda ed ebbe subito successo, illustrando splendidamente e con schizzi essenziali le creazioni di Louise Chéruit, Jeanne Lanvin e Jacques Doucet.

Entrò quindi a far parte del Circolo des Mortigny, fondato da Dimitri d'Osnobichine nel 1908,[1] che raggruppava numerosi artisti e noti esponenti della vita parigina (Paul Poiret, Bernard Boutet de Monvel, Georges Villa, Guy Arnoux, Joë Hamman, Lucien-Victor Guirand de Scevola, Joseph Pinchon, André Warnod, Pierre Troisgros, Jean Routier, Henri Callot, Pierre Falize, Pierre Prunier). Il circolo fu attivo sino agli anni 50.[2]

Divenuto un provetto e noto illustratore, negli anni 20 Brissaud fu chiamato da Édouard Chimot, che si avvalse del suo talento per la "Maison Devambez": ebbe così l'occasione di illustrare opere di Honoré de Balzac, Anatole France, Pierre Loti e René Boylesve.

Pierre Brissaud giunse quindi al successo: il suo stile piacque anche alle riviste di moda straniere. Lavorò spesso infatti per le copertine di Vogue dopo il 1925, per House & Garden, Fortune, Vanity Fair e L'Illustration.

Morì a Parigi a 79 anni, nel 1964.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Bouquet de Sylvie (1920)
  • Reviewbrah (1922)
  • Late May (Vogue, 1924)
  • Confidences (1927)
  • Steinway, "Paderewski's Minuet" (1928)
  • Crisco (1931)
  • Pictorial Review, Picnic In The Old South (1934)
  • Chase Lighting (1934)
  • Borden Cheese (1934)
  • House and Garden (1935)
  • Hupmobile "An Invitation" (1935)
  • While They Dance (1937)
  • Old Taylor (1937)
  • "The Duc d'Orleans is Grief-Stricken" (1959)

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gallica = "Les Modes", rivista mensile illustrata di Arti decorative per la donna, febbraio 1906
  2. ^ Gallica = "Bec et ongles", periodico satirico, 16 gennaio 1932

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean Dulac, Pierre Brissaud, collana « Les artistes du livre», ediz. Henri Babou, Parigi, 1929.
  • Gustave Flaubert, Madame Bovary, edizione del Centenario, illustrata all'acquarello da Pierre Brissaud per le edizioni " Le Livre ", 1921.
  • Emmanuel Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs, Parigi, ediz. Gründ, 1999 - ISBN 0-8288-5635-4
  • Mariella Azzali, Dizionario della moda, ediz. Calderini - ISBN 88-7019-471-X
  • Louis Vauxcelles, Exposition de peintures... Pierre Brissaud..., ediz. Devambez, (art dealers), Parigi, 1909, (N. Y. Pub. Lib.)
  • Lepape e al., French Fashion Plates in Full Colour from the Gazette du Bon Ton (1912–1925), N. Y., Dover, 1979 - ISBN 0-486-23805-9
  • Gérald Schurr, Les Petits Maitres de la Peinture valeur de demain 1820-1920, ediz. Les Editions de l'Amateur, Parigi, 1975
  • Pierre Brissaud: La grande époque, Parigi 1909 - 1929

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