Piazza Fontana
Piazza Fontana è una piazza centrale di Milano, adiacente a piazza del Duomo e piazza Beccaria.
Su di essa si affaccia l'edificio dell'arcivescovado della diocesi ambrosiana. Al centro vi è una artistica fontana di granito rosso e marmo di Carrara opera di Giuseppe Piermarini e di Giuseppe Franchi. Un lato della piazza è occupato dall'edificio in cui ha sede la Banca Nazionale dell'Agricoltura, dove, il 12 dicembre 1969, fu perpetrata la strage di piazza Fontana.
Storia
La piazza nacque di fatto sul finire del Settecento, con la riorganizzazione che il Piermarini fece degli spazi antistanti l'arcivescovado e la costruzione della fontana (1780).
In precedenza l'area era in gran parte occupata dal mercato ortofrutticolo (Verziere), che venne tasferito in una zona non molto lontana, l'attuale via Verziere. Il rifacimento della piazza ad opera del Piermarini comportò anche un rifacimento della facciata dell'arcivescovado, in cui vennero create ampie sagome di finestre, allo scopo di alleggerirne l'aspetto massiccio.
Nel 1807, in occasione dell'annessione del Veneto al Regno Italico, la piazza venne ribattezzata Piazza del Tagliamento[1] (dopo la fine del Regno Italico la piazza tornò alla denominazione precedente).
Note
- ^ Bartolommeo Borroni, Il forastiere in Milano; ossia: Guida alle cose rare antiche e moderne della città di Milano, suo circondario e territorio, Milano, Agnelli, 1808, p. 23.
Voci correlate
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