Pelophylax epeiroticus

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Rana dell'Epiro
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Amphibia
Ordine Anura
Famiglia Ranidae
Genere Pelophylax
Specie P. epeiroticus
Nomenclatura binomiale
Pelophylax epeiroticus
(Schneider, Sofianidou and Kyriakopoulou-Sklavounou, 1984)
Sinonimi

Pelophylax epeirotica
Schneider, Sofianidou & Kyriakopoulou-Sklavounou, 1984
Rana epeirotica
Schneider, Sofianidou and Kyriakopoulou-Sklavounou, 1984
Rana epeirotica
Schneider, Sofianidou and Kyriakopoulou-Sklavounou, 1984

Areale

La rana dell'Epiro (Pelophylax epeiroticus Schneider, Sofianidou and Kyriakopoulou-Sklavounou, 1984) è un anfibio anuro appartenente alla famiglia dei Ranidi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La rana dell'Epiro è una rana verde di medie dimensioni, ma allo stesso tempo piuttosto massiccia, con pliche dorso-laterali appiattite e tubercoli metatarsali piccoli, bassi e triangolari. Le parti superiori sono di colore verde chiaro, olivastro o anche brunastro, con grandi macchie irregolari verdi scure o nere. Spesso è presente anche una banda mediana dorsale verde chiara. Le parti inferiori sono biancastre. Un tratto caratteristico di questa specie sono le membrane interdigitali di un vivace colore giallo-arancione sulle zampe posteriori, mentre quelle della rana verde balcanica, presente negli stessi habitat, sono grigio-verdastre. Anche i fianchi della rana dell'Epiro sono spesso verdi-giallastri. Nel periodo riproduttivo i maschi esibiscono due sacche vocali grigie scure e calli nuziali scuri. Ha una lunghezza totale di 6-9 cm[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione avviene all'inizio della primavera: da marzo a giugno i maschi formano grandi cori gracidanti con una voce vibrante e uniforme, che ricorda il richiamo della rana di Lessona ed è chiaramente distinguibile da quella della rana verde balcanica. In genere questi animali cantano posati su piante acquatiche, facendo sporgere dalla superficie soltanto la testa, mentre la rana verde balcanica emette il suo richiamo galleggiando sulla superficie dell'acqua. In Albania la rana dell'Epiro viene spesso raccolta per ottenerne cosce di rana e altre specialità locali, e per questo (oltre che per il suo areale piccolo e frammentato, nonostante la sua buona frequenza) è potenzialmente a rischio di estinzione[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La rana dell'Epiro è endemica in Albania meridionale e in Grecia occidentale, a ovest della catena montuosa del Pindo, compresa l'isola di Corfù, nonché nella parte occidentale della penisola del Peloponneso. Vive in acque di ogni genere ad altitudini fino a 500 m. I suoi habitat preferiti sono laghi, paludi, stagni o tratti a flusso lento di fiumi, fossi o canali, ma talvolta si può trovare anche in acque costiere salmastre[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Thomas Uzzell, Petros Lymberakis, Idriz Haxhiu 2009, Pelophylax epeiroticus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Frost D.R. et al., Pelophylax epeiroticus, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 29 ottobre 2016.
  3. ^ a b c Pelophylax epeiroticus, su AmphibiaWeb. URL consultato il 29 ottobre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Schneider, Sofianidou & Kyriakopoulou-Sklavounou, 1984: Bioacoustic and morphometric studies in water frogs (genus Rana) of Lake Ioannina in Greece, and description of a new species (Anura, Amphibia). Zeitschrift für Zoologische Systematik und Evolutionsforschung, vol. 22, p. 349-366.

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